Dlgs Raee, inattuata la delega sulla gestione (anche delle pile)

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ROMA (Public Policy) – Niente attuazione, almeno per il momento, dei criteri di delega per la riforma del sistema di gestione dei rifiuti di pile e accumulatori e dei Raee. Questo quanto emerge da una bozza di dlgs, attuativo della direttiva Ue 849 del 2018 (facente parte del cosiddetto pacchetto ambiente), approvato nel corso dell’ultimo Cdm e di cui Public Policy ha preso visione.

I criteri di delega non attuati, nel dettaglio, sono quelli contenuti all’articolo 14 della legge di delegazione europea 2018 (comma 1, lettere b e c). Il primo puntava a riformare il sistema di gestione dei rifiuti di pile e accumulatori, nel rispetto delle seguenti indicazioni: definire obiettivi di gestione dei rifiuti di pile e accumulatori per i produttori; prevedere specifiche modalità semplificate per la raccolta dei rifiuti di pile portatili e accumulatori non derivanti dall’attività di enti e imprese; adeguare lo schema di responsabilità estesa alle nuove disposizioni; armonizzare il sistema di gestione dei rifiuti di pile e accumulatori con quello di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), valutando la possibilita’ di realizzare un sistema unico di gestione.

Il secondo criterio di delega inattuato riguarda la riforma del sistema di gestione dei Raee, nel rispetto delle seguenti indicazioni: definire obiettivi di gestione dei Raee per i produttori; adeguare lo schema di responsabilità estesa alle nuove disposizioni; individuare misure per la promozione e la semplificazione del riutilizzo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e dei loro componenti, al fine di prevenire la produzione dei rifiuti; prevedere misure che favoriscano il ritiro, su base volontaria, ‘uno contro zero’ dei piccolissimi rifiuti Raee da parte di distributori che non vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche; definire condizioni, requisiti e parametri operativi per gli impianti di trattamento adeguato dei Raee nonché le relative modalità di controllo; disciplinare il fine vita dei pannelli fotovoltaici incentivati immessi sul mercato prima del 12 aprile 2014, anche prevedendo il coinvolgimento dei sistemi individuali e collettivi di raccolta dei Raee.

I due criteri di delega sono rimasti inattuati – spiega la relazione illustrativa – “non essendo stato possibile, entro i tempi dati, valutare, in modo esaustivo, la compatibilità delle opzioni emerse con le vigenti norme europee di settore”. Ad ogni modo il Governo preannuncia – sempre nella relazione – l’intenzione di “accogliere eventuali condizioni od osservazioni che, al riguardo, dovessero pervenire dalle commissioni parlamentari od essere oggetto di richieste di integrazioni da parte della Conferenza unificata” o, in subordine, di “dare completa attuazione alla delega nell’ambito di un decreto correttivo”. (Public Policy) NAF