Dma, bozza emendamento allarga la definizione di ‘gatekeeper’

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Un portale online potrebbe essere definito come un gatekeeper non solo quando funge da collegamento tra utenti commerciali e utenti finali ma anche quando funge da collegamento tra utenti finali. Questo l’obiettivo di una bozza di emendamento di compromesso sul Digital markets act (Dma) messo a punto dal relatore in commissione Imco del Parlamento europeo, il tedesco del Ppe Andreas Schwab, di cui Policy Europe ha preso visione. L’emendamento interviene sull’articolo 3 del regolamento, sulla designazione dei gatekeeper, ma – a quanto si apprende – sarebbe solo una bozza, in quanto molti dei relatori ombra avrebbero espresso riserve sul testo.

Inalterate le altre due condizioni per la designazione come gatekeeper: un impatto significativo sul mercato interno; e una posizione consolidata e durevole nelle sue operazioni, o una prevedibilità in questo senso. La bozza di emendamento di compromesso modifica anche la specifica relativa all’impatto significativo sul mercato. Per la Commissione europea questo avviene quando l’impresa ha un fatturato annuo pari o superiore a 6,5 miliardi di euro negli ultimi tre esercizi finanziari, o se la capitalizzazione di mercato media o il valore equo di mercato equivalente dell’impresa di cui fa parte ammonta ad almeno 65 miliardi. La bozza di emendamento punta ad alzare questo valore a 80 miliardi. Da tutti i relatori ombra sarebbe arrivata la richiesta di predisporre delle condizioni che siano “a prova di futuro”, in grado di durare nel corso degli anni.

Per quanto riguarda la condizione sul funzionamento da ponte tra utenti e utenti, il relatore punterebbe a tenere conto non solo degli utenti ubicati o stabiliti nell’Unione, come si legge nella proposta iniziale della Commissione, ma in quelli ubicati nello Spazio economico europeo. (Public Policy / Policy Europe) NAF