Tutti i dubbi dell’Ance sul ddl Consumo suolo

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ROMA (Public Policy) – “Senza un adeguato passaggio normativo tra la pianificazione vigente e quella che si dovrà adottare per effetto delle ‘nuove regole’, si rischia non solo un periodo di blocco nell’attività, ma anche la necessità di dover aggiornare gli strumenti di pianificazione oggi vigenti con i necessari costi per i bilanci dei Comuni nonchè i connessi adempimenti amministrativi”.

È quanto si legge in una memoria depositata da Ance nelle commissioni Ambiente e Agricoltura al Senato al termine di un’audizione sul ddl Consumo suolo.

Le modifiche apportate alla Camera, che ha stabilito che restano fermi i termini di validità degli strumenti urbanistici attuativi già fissati dai piani paesaggistici in data anteriore a quella di entrata in vigore della legge, “vanno, in buona sostanza, in questa direzione”, sottolinea Ance.

“I tempi necessari per lo sviluppo preliminare dell’iniziativa (definizione contenuti del piano con gli uffici del Comune, etc) possono arrivare anche a 8/10 anni e pertanto non appare legittimo azzerare, in via normativa investimenti avviati anche molti anni prima e in fase avanzata”. (Public Policy) FRA