ENERGIA, AUTHORITY ANNUNCIA NUOVO BONUS SOCIALE ELETTRICITÀ

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(Public Policy) – Roma, 3 lug – Quando una famiglia spende più del 10% del proprio reddito in forniture energetiche si trova in una condizione di “fuel poverty”. Le spese possono essere poi aggravate da particolari consumi, connessi all’utilizzo di apparecchiature mediche. In questi casi la bolletta elettrica può lievitare in modo rilevante. L’indagine presentata oggi al Senato dall’associazione di consumatori Cittadinanzattiva analizza il fenomeno in rapporto a diverse patologie e alle scelte sul mercato dell’energia (tutelato o libero) e rende note alcune cifre:

la spesa energetica media annua per una famiglia italiana
costretta ad impiegare apparecchiature mediche ammonta a
1.152 euro, di cui 230 riguardano i consumi sanitari, più
del doppio di quella di una famiglia “tipo” (515 euro).

A volte, i costi possono toccare punte di 3mila euro. Solo
una piccola parte di questi utenti accedono al bonus sociale
elettricità, stabilito nel 2008 con una delibera
dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg), che
attualmente consiste in un contributo forfettario (previsto
per il 2012) di 155 euro.

Già dal prossimo giovedì, potrebbe esserci però una novità.
L’ha annunciata Alberto Biancardi, esponente dell’Aeeg,
presente oggi all’incontro. L’organo di regolazione potrebbe
infatti approvare una delibera con nuovi criteri di
erogazione dei bonus, più aderenti alle situazioni
specifiche di ogni famiglia.

Il provvedimento, ha spiegato Biancardi, punta ad ampliare
la gamma di apparecchiature mediche incluse tra i requisiti
per ottenere il bonus. Prevede inoltre la definizione di tre
classi di consumo legate al numero di ore di utilizzo, alle
quali corrispondono dei consumi medi, che dovrebbero
rappresentare meglio i casi specifici di extracosto. Gli
utenti che già oggi accedono al bonus, ha specificato,
“verranno classificati come importo minimo del nuovo sistema
(equivalente agli attuali 155 euro), e avranno la
possibilità di una riclassificazione secondo i nuovi
parametri”.

Biancardi ha sottolineato la necessità di promuovere con
iniziative di comunicazione l’iniziativa. Anche con il
sistema attuale circa il 16% degli aventi diritto a questo
sussidio non lo utilizzano perché non lo conoscono. Dunque
per l’esponente dell’Authority “sarà necessario, una volta
approvata la nuova delibera, trovare subito delle forme di
collaborazione per diffonderla”.

La tutela dei consumatori più “vulnerabili” dal punto di
vista sociale è stata oggi indicata come priorità anche da
Paolo Vigevano, amministratore delegato di Acquirente Unico,
la società del Gse (Gestore servizi elettrici) a cui è
affidato per legge il ruolo di garante della fornitura di
energia elettrica ai piccoli consumatori.

“E’ evidente – ha detto Vigevano – che per passare da
enunciazioni di principio a strumenti efficaci è necessaria
una corretta definizione del perimetro dei consumatori
potenziali destinatari, e disporre di dati tecnici specifici
relativi alle tecnologie di apparecchiature mediche e dei
loro consumi”.

Una soluzione efficiente di questa problematica, per il
manager, implica “l’introduzione di meccanismi di sostegno
economico esattamente a coloro che ne hanno diritto, anche
per minimizzare l’impatto sui costi dell’utente
medio”. (LEP)