ROMA (Public Policy) – “La politica economica impostata dal Governo sin dal suo insediamento è coerente con gli orientamenti espressi dalla Commissione europea, rivolti in primo luogo alla necessità di continuare ad attenuare in modo temporaneo e mirato gli impatti sulle famiglie e le attività economiche dell’aumento dei prezzi dei beni energetici. Nell’attuale fase di progressiva discesa e stabilizzazione dei prezzi dei beni energetici, iniziata dalla fine del 2022, e in assenza di nuovi shock, le misure di sostegno saranno gradualmente ritirate entro il 2024, mantenendo una politica fiscale prudente, anche alla luce della disattivazione della clausola di salvaguardia generale del Patto di stabilità e crescita prevista per la fine dell’anno in corso”.
È quanto si legge nel Documento programmatico di bilancio 2024 (Dpb), approvato lunedì dal Cdm e inviato a Bruxelles.
Con la legge di Bilancio è altresì prorogato per il I trimestre del 2024 il contributo straordinario – crescente con il numero di componenti del nucleo familiare – in favore dei clienti domestici residenti già titolari del bonus sociale elettrico, introdotto con il decreto legge 131 del 2023, proseguendo così nella politica di graduale rimozione degli interventi contro il caro energia, limitandoli alle misure selettive in favore delle famiglie più vulnerabili.
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VIC