ROMA (Public Policy) – Sono in arrivo altri 250 milioni di euro per Acciaierie d’Italia (ex Ilva). Lo prevede il decreto legge varato giovedì scorso dal Consiglio dei ministri con l’obiettivo di “assicurare la continuità produttiva e occupazionale degli impianti”.
In base alla bozza del provvedimento, presa in visione da Public Policy, la norma amplia la facoltà di utilizzo del patrimonio già destinato a finalità di ripristino ambientale. Si tratta del fondo costituito da somme provenienti dalla ‘confisca Riva’, e quindi private, destinate esclusivamente a finalità di ripristino ambientale.
A marzo dello scorso anno, il decreto Pnrr, ha consentito l’utilizzo delle somme di questo fondo, sino a massimo 150 milioni, anche per finalità di continuità produttiva. Adesso, con il nuovo decreto varato dal Governo, viene ampliata la facoltà di utilizzo del patrimonio del fondo che passa da 150 a 400 milioni di euro.
Detto in altri termini, si tratta di ulteriori 250 milioni sottratti alle finalità di “ripristino ambientale” per cui era nato il fondo. In base alla nuova disposizione, dunque, l’amministrazione straordinaria di Ilva potrà trasferire ai commissari di Acciaierie d’Italia (su richiesta degli stessi) fino a 400 milioni di euro.