Il commissariamento di Sogin, nel nuovo decreto Semplificazioni

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ROMA (Public Policy) – Si va verso il commissariamento della Sogin Spa – la società di Stato responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi – alla luce della “necessità e urgenza di accelerare lo smantellamento degli impianti nucleari italiani, la gestione dei rifiuti radioattivi e la realizzazione del deposito nazionale”. Questa una delle novità previste dalla bozza del dl Semplificazioni fiscali, di cui Public Policy ha preso visione, approvato la settimana scorsa dal Consiglio dei ministri.

La possibilità di un commissariamento della società era stata ventilata più volte. Anche il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in una risposta durante un question time in aula alla Camera a gennaio, a un’interrogazione del M5s, aveva detto che “il Mite insieme al Mef sono impegnati a dare alla società un assetto che garantisca il raggiungimento degli obiettivi complessivi che riguardano il decommissioning e tutte le altre attività, non escludendo alcuna ipotesi, ivi compresa quella del commissariamento”.

Per i dettagli della procedura, il dl rimanda a un dpcm che dovrà essere adottato su proposta del ministro dell’Economia e del ministro della Transizione ecologica. Con il dpcm si nominerà l’organo commissariale, composto da un commissario e due vicecommissari; si stabilirà la durata del mandato (eventualmente prorogabile); verranno quindi attribuiti all’organo commissariale “tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione della Sogin Spa”, ogni “eventuale ulteriore potere di gestione della società, ivi compresi poteri di riorganizzazione finalizzati ad assicurare maggior efficienza nella gestione e celerità nelle attività tenendo conto, in particolare, dei siti che presentano maggiori criticità, nonché di ogni altro ulteriore potere di gestione anche in relazione all’attività di direzione e coordinamento delle società controllate”; verranno quindi fissati i compensi del commissario e dei vice commissari.

L’organo commissariale sarà chiamato a predisporre, con cadenza trimestrale, una relazione sulle attività svolte, sullo stato di avanzamento dello smantellamento degli impianti nucleari, “con particolare riguardo ai siti di prioritaria importanza per ragioni di sicurezza“, da inviare ai ministri dell’Economia e della Transizione ecologica. Gli stessi ministri potranno “segnalare all’organo commissariale priorità e attività ritenute di particolare rilevanza anche in ragione degli impegni internazionali assunti”.

Il consiglio di amministrazione della Sogin decadrà alla data di entrata in vigore del decreto legge. Sarà il collegio sindacale ad assicurare, fino alla nomina dell’organo commissariale, gli atti di ordinaria amministrazione, e gli atti urgenti e indifferibili. Con la nomina dell’organo commissariale, decadranno il collegio sindacale e i rappresentanti di Sogin in carica negli organi amministrativi e di controllo delle società controllate. (Public Policy) GIL