Il ‘nuovo’ Rdc si chiama Mia e scatta da settembre: come funziona

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di Francesco Ciaraffo

ROMA (Public Policy) – Si chiamerà Mia, Misura per l’inclusione attiva, e scatterà dal 1° settembre prossimo per prendere il posto del Reddito di cittadinanza. Si tratta della nuova misura nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale delle fasce deboli su cui lavora il Governo. Questi – in base a una bozza presa in visione da Public Policy – i contenuti principali.

BENEFICIARI

Il sussidio sarebbe riconosciuto, a richiesta, ai nuclei familiari al cui interno vi sia almeno un componente con disabilità, o minorenne o con almeno sessant’anni di età. Senza uno di questi requisiti, la Mia sarebbe comunque assegnata, ma in misura ridotta.

Per accedere al sostegno, inoltre, occorrerà rientrare in alcune condizioni economiche specifiche. In particolare, il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso “congiuntamente” di alcuni requisiti: un valore dell’Isee non superiore a euro 7.200; un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (di cui parleremop più tardi); un valore del patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione entro un valore ai fini Imu di 150.000 euro), non superiore a 30.000 euro; un valore del patrimonio mobiliare non oltre i 6.000, accresciuti di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementati di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo. Ulteriori incrementi scattano in caso di componente in condizione di disabilità (5.000 euro) e disabilità grave o di non autosufficienza (7.500 euro).

Paletti anche su beni durevoli e altri indicatori del tenore di vita. In questo caso il nucleo familiare deve trovarsi congiuntamente nelle seguenti condizioni: nessuno deve essere intestatario a o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei ventiquattro/trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità; nessuno deve essere intestatario o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili.

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@fraciaraffo