di David Allegranti
ROMA (Public Policy) – Aumentano gli aspiranti candidati alla segreteria del Pd; si riducono, forse, i tempi del congresso, tra fine gennaio e inizio febbraio. Enrico Letta, segretario dimissionario, ci sta lavorando. Intanto, sabato prossimo alle 10 – in remoto e in presenza, in modalità mista insomma, come all’università l’anno scorso – si svolgerà l’assemblea nazionale. L’ordine del giorno prevede “modifiche allo Statuto nazionale, inserimento della norma transitoria per l’avvio del procedimento congressuale; comitato costituente nazionale”. Le modifiche servono per aprire il partito all’esterno, favorendo il rientro di Roberto Speranza con Articolo 1, Bruno Tabacci ed Elly Schlein, che si potrebbe anche candidare alla guida del Pd pur non essendo mai stata iscritta al partito.
In campo c’è già Paola De Micheli, un tempo lettiana, mentre Stefano Bonaccini, il favorito, presidente della Regione Emilia-Romagna, non ha ancora ufficializzato la sua candidatura, che però ci sarà. La sta preparando da un paio d’anni, da quando ha vinto le elezioni regionali del 2020. A sostenerlo ci sarebbe Base riformista guidata da Lorenzo Guerini. Dario Nardella, sindaco di Firenze, potrebbe essere in campo (e c’è chi dice che a sostenerlo ci sia Dario Franceschini). Ha intanto iniziato il suo tour di presentazioni del libro che ha appena dato alle stampe per la Nave di Teseo, un chiaro segnale della discesa in campo.
E a sinistra? Non è ancora chiaro che cosa farà Andrea Orlando, così come è da capire se Brando Benifei, europarlamentare, andrà a coprire la quota “giovani” che ancora manca alle candidature. Resta un punto: non c’è un candidato veramente di rottura. Tutti hanno una storia politica alle spalle, alcuni sono stati renziani della prima o della seconda ora. Bonaccini, un tempo primo dei bersaniani, ha fatto in tempo a diventare il secondo dei renziani. Nardella è sempre stato, anzitutto, renziano. Schlein rappresenterebbe la cosiddetta società civile, ma è difficile pensare che la piattaforma identitaria incentrata sui diritti possa essere utile a tirare fuori il Pd dal caos in cui si è infilato. (Public Policy)
@davidallegranti