Il punto sul decreto Elezioni: mandato questa settimana

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ROMA (Public Policy) – Mercoledì 6 febbraio la commissione Affari costituzionali ha concluso l’esame degli emendamenti e ordini del giorno presentati dai gruppi al dl Elezioni. Il mandato per l’aula al relatore, il presidente della 1a Alberto Balboni (FdI), verrà conferito questa settimana perchè si è ancora in attesa dei pareri della commissione Bilancio su alcune modifiche onerose approvate in commissione.

La scorsa settimana la 1a di Palazzo Madama ha approvato l’emendamento di Forza Italia, a prima firma Claudio Lotito, “riguardante l’ineleggibilità dei consiglieri regionali”. Il testo che è stato votato, frutto di una ulteriore riformulazione rispetto a versioni precedenti , stabilisce che “fermo restando quanto previsto dall’articolo 274, comma 1, lettera l), del decreto legislativo 18 luglio 2000, n. 267, la causa di ineleggibilità prevista ai fini dell’elezione a consigliere regionale” si applica esclusivamente ai dipendenti della regione che “svolgano, al momento della candidatura al rispettivo consiglio, funzioni e attività amministrative”.

Al voto sull’emendamento di Forza Italia non hanno partecipato le opposizioni.

“Quanto accaduto è inaccettabile. Non è possibile che le commissioni parlamentari, in questo caso la Affari costituzionali e la Bilancio, siano di fatto tenute sotto scacco dal senatore Lotito in attesa che la maggioranza decida cosa fare su un emendamento al dl Elezioni. Un emendamento, quello presentato dal senatore Lotito sulle cause di ineleggibilità dei consiglieri regionali, totalmente estraneo alla materia del decreto, e volto a introdurre una disciplina particolare e specifica per il solo livello regionale”, hanno denunciato in una nota congiunta i senatori della commissione Affari costituzionali di Pd, M5s, Avs, Iv e Azione.

Il dl verrà esaminato quindi dall’assemblea dopo le elezioni regionali in Abruzzo, tra il 12 e il 14 marzo. Non è escluso che in aula la Lega potrebbe ripresentare emendamenti per introdurre il terzo mandato in favore dei presidenti di Regione.

Il provvedimento passerà poi alla Camera – di fatto blindato – a partire dal 19 marzo, per ricevere l’ok definitivo. Il decreto va convertito in legge entro il 29 marzo. (Public Policy) RIC