ROMA (Public Policy) – In commissione Bilancio al Senato, la scrematura degli oltre 5mila emendamenti non è bastata a fare chiarezza sulle modifiche percorribili. La riduzione del fitto fascicolo di proposte a circa 400 segnalati, infatti, continua a tenere dentro norme controverse e coperture tutte da verificare. Mentre i senatori di maggioranza e opposizione continuano a ritoccare i testi già depositati (a Palazzo Madama è possibile riformularli anche dopo la scadenza fissata per la presentazione), martedì in commissione è atteso un nuovo giro di boa. Se le istruttorie saranno completate, infatti, verranno comunicati gli emendamenti ritenuti inammissibili scremando ulteriormente le priorità segnalate dai vari gruppi.
L’attenzione resta concentrata sui temi già sviscerati nelle scorse settimane. A partire dalla stretta sugli affitti brevi inserita in legge di Bilancio che, sin da subito, ha registrato la contrarietà di Lega e Forza Italia, entrambi decisi a cancellare la norma con emendamenti soppressivi pronti ad essere discussi. La scorsa settimana, dopo il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, è emersa l’ipotesi di una mediazione con l’eventualità di riportare l’aliquota al 21% sul primo immobile affittato e lasciarla al 26% sugli altri. La soluzione potrebbe essere quella prospettata da un emendamento di Fratelli d’Italia che, di fatto, lascia immutata tassazione attuale ma riduce da 4 a 3 appartamenti il numero al di sopra del quale l’attività è considerata imprenditoriale. In questo modo si amplierebbe la platea dei soggetti interessati dalla tassazione recuperando così parte delle risorse attese dall’intervento sugli affitti brevi.
Insomma, di certo degli “aggiustamenti” ci saranno, come confermato da una nota di Palazzo Chigi al termine del vertice di giovedì. Aggiustamenti che riguarderanno anche gli affitti brevi, oltre che – riportano da Chigi – l’estensione dell’iperammortamento, il regime fiscale sui dividendi, l’ampliamento dell’esenzione dell’Isee sulla prima casa, e le misure per favorire l’emersione dell’oro da investimenti. E allora conviene guardare gli emendamenti segnalati dalla maggioranza.
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GPA





