Ilva, nel 2013 gestite (quasi) un milione di tonnellate di rifiuti

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ROMA (Public Policy) – “Ad oggi, cioè a fine 2013, l’Ilva ha avviato a gestione quasi un milione di tonnellate di rifiuti. Il 98% sono rifiuti non pericolosi, rimane un 2% di rifiuti pericolosi che rappresenta qualcosa oltre le 20mila tonnellate”. A dirlo è stato il subcommissario ambientale dell’Ilva, Corrado Carruba, nel corso di una audizione davanti la commissione bicamerale d’inchiesta sui rifiuti.

Il subcommissario ha spiegato, per quanto riguarda i canali di smaltimento dei rifiuti non pericolosi, che “in gran parte prendono la via del recupero, di cui un parte rilevante, circa il 70%, quella del recupero interno, un 5% quella del recupero esterno, il 22% va a smaltimento in impianti esterni e l’8% a smaltimento in impianti interni”. Sullo smaltimento dei rifiuti pericolosi Carruba ha spiegato che “la gran parte, circa il 74%, va a smaltimento esterno e una piccola quota, circa il 5%, a smaltimento interno. Poi c’è una parte non indifferente che va in recupero esterno”.

Il subcommissario ha poi spiegato che quasi il 70% dei residui prodotti dall’Ilva vengono considerati sottoprodotti, di cui “la metà utilizzati all’interno del ciclo produttivo integrato dell’azienda”. In merito alle imprese a cui vengono affidati i rifiuti che prendono una via esterna all’Ilva Carruba ha spiegato che esiste “una procedura interna” per cui i rifiuti vengono “conferiti a soggetti regolarmente autorizzati. Per quanto – ha aggiunto – una azienda privata di mestiere non fa il carabiniere“. (Public Policy)

NAF