ILVA-BIS, INIZIA LA DISCUSSIONE IN AULA ALLA CAMERA

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ILVA-BIS, INIZIA LA DISCUSSIONE IN AULA ALLA CAMERA

(Public Policy) – Roma, 8 lug – E’ iniziata in aula a
Montecitorio la discussione generale del dl Ilva bis.
Giovedì scorso il decreto ha ricevuto il via libera delle
commissioni riunite Attività produttive e Ambiente con i
voti favorevoli della maggioranza e di Sel, mentre il
Movimento 5 stelle ha votato contro. Relatori del
provvedimento sono Raffaele Fitto (Pdl) e Enrico Borghi
(Pd).

Il provvedimento, varato dal Consiglio dei ministri il 4
giugno scorso e composto da tre articoli, introduce nuove
norme per il commissariamento delle aziende (o degli
stabilimenti) che causano danni ambientali (per una durata
massima di 36 mesi), prevede la costituzione di un comitato
di tre esperti per definire un Piano di misure per la tutela
ambientale e per garantire il rispetto dell’Aia
(Autorizzazione integrata ambientale), e regola le figure
del commissario straordinario e del subcommissario.

Inoltre prevede un Piano industriale predisposto dal
commissario e stabilisce il commissariamento dell’Ilva di
Taranto. Con un emendamento che introduce il comma 2-bis,
invece, verrà abolita la figura del Garante Aia (istituita
dal decreto Salva Ilva del Governo Monti). Sarà possibile
commissariare soltanto lo stabilimento che ha causato il
danno ambientale e non l’intera azienda.

TUTTI I LANCI DI PUBLIC POLICY

ILVA-BIS, 120 EMENDAMENTI DEPOSITATI IN AULA, LA METÀ A FIRMA M5S

(Public Policy) – Roma, 8 lug – Sono circa 120 gli
emendamenti presentati in aula al dl Ilva bis. Questa
mattina è iniziata la discussione generale del provvedimento
dopo il via libera di giovedì scorso delle commissioni
Attività produttive e Ambiente, che lo hanno emendato. Dei
120 presentati 60 circa sono del Movimento 5 stelle.

Il provvedimento, varato dal Consiglio dei ministri il 4
giugno scorso e composto da tre articoli, introduce nuove
norme per il commissariamento delle aziende (o degli
stabilimenti) che causano danni ambientali (per una durata
massima di 36 mesi), prevede la costituzione di un comitato
di tre esperti per definire un Piano di misure ambientali e
per garantire il rispetto dell’Aia (Autorizzazione integrata
ambientale), e regola le figure del commissario
straordinario e del subcommissario.

Il decreto, così come emendato in commissione, prevede
anche l’abolizione della figura del Garante dell’Aia
(istituita dal decreto Salva Ilva del Governo Monti). Sarà
inoltre possibile commissariare soltanto lo stabilimento che
ha causato il danno ambientale e non l’intera azienda.

ILVA-BIS, FURNARI (EX M5S): SIA GIUDICE A DECIDERE SU ATTIVITÀ IMPRESA

(Public Policy) – Roma, 8 lug – Alessandro Furnari e
Vincenza Labriola, i due deputati ex M5s, hanno presentato
sei emendamenti in aula al dl Ilva bis. “Tra questi – scrive
Furnari su Facebook – uno prevede l’abrogazione del comma 4
dell’articolo 1 del decreto Salva Ilva (del Governo Monti;
Ndr) al fine di restituire alla magistratura il potere di
impedire l’attività d’impresa dell’Ilva in presenza di un
provvedimento di sequestro”.

I due ex deputati 5 stelle (ora al Gruppo Misto) hanno
lasciato il gruppo M5s proprio a causa della vicenda
dell’Ilva di Taranto. Furnari e Labriola, infatti, sono a
favore della chiusura dell’area a caldo dello stabilimento
tarantino, in contrasto invece con quanto chiesto dal
Movimento.

ILVA-BIS, ZARATTI: BONDI COME PUÒ RAPPRESENTARE LO STATO? RITIRI RICORSI TAR

(Public Policy) – Roma, 8 lug – “La scelta di far ricadere
la carica di commissario su chi di quella azienda è stato
l’amministratore delegato è del tutto sbagliata. Come può
colui che ha presentato ricorsi al Tar, per bloccare le
bonifiche di Ilva, essere il commissario straordinario
dell’azienda e rappresentare lo Stato? Noi chiediamo a
Enrico Bondi di ritirare almeno i ricorsi al Tar”.
Lo dice in Aula alla Camera il deputato Sel Filiberto
Zaratti, durante la discussione del dl Ilva bis.

ILVA-BIS, REALACCI: ESITO REFERENDUM? NON SCARICATE SUI TARANTINI I PROBLEMI

(Public Policy) – Roma, 8 lug – “Il 14 aprile a Taranto c’è
stato un referendum (tra i quesiti quello sulla chiusura
dello stabilimento Ilva; Ndr) e nel quartiere Tamburi, il
più colpito dall’inquinamento, ha votato solo il 10% dei
cittadini. È un segnale forte della cittadinanza alla
politica: non scaricate su di noi i problemi, tenete assieme
produzione, occupazione, ambiente e salute”.

Lo dice in Aula alla Camera il presidente della commissione
Ambiente Ermete Realacci (Pd), durante la discussione
generale del dl Ilva bis in conversione a Montecitorio.
E aggiunge: “È compito della politica e delle istituzioni
abbandonare la sudditanza portata avanti per anni nei
confronti dell’Ilva”.

ILVA-BIS, REALACCI (PD): IL DL VALE PER IL PASSATO, IL PRESENTE E IL FUTURO

(Public Policy) – Roma, 8 lug – “È la prima volta che in
Italia si commissaria un’impresa per danni ambientali. Per
Taranto verrà commissariato solo il ramo d’azienda che ha
inquinato e non tutta l’impresa. Questo provvedimento ha a
che fare con il passato, il presente e il futuro“.

Lo dice in Aula alla Camera il presidente della commissione
Ambiente Ermete Realacci (Pd), durante la discussione
generale del dl Ilva bis in conversione a Montecitorio.
“La forza dello stabilimento di Taranto – aggiunge – è
stata la connivenza tra istituzioni, agenzie di controllo,
forze sociali e Ilva che hanno permesso all’azienda di fare
il minimo indispensabile in termini ambientali e di tutela
della salute. Questo è un presente che va cambiato. Ma anche
i provvedimenti presi in passato sono risultati
insufficienti”.

E continua: “Può esserci un futuro per Ilva, ma solo se si
tengono assieme le ragioni dell’ambiente e della produzione.
Investire in risanamento significa avere aziende più
efficienti, imprese più innovative. E noi procediamo verso
questa direzione attraverso il commissariamento”.

Rivolgendosi ai relatori Raffaele Fitto (Pdl) e Enrico
Borghi (Pd) aggiunge: “Due problemi sono emersi e non sono
stati risolti: la possibilità di avviare a Taranto le
bonifiche svincolando le risorse dal Patto di stabilità e il
potenziamento dei controlli. L’Ispra (in audizione alla
Camera il 12 giugno scorso; Ndr) ci ha detto che i
controllori dell’Aia sono dodici in tutta Italia”.

ILVA-BIS, GOVERNO: TRE I MIGLIORAMENTI AL TESTO APPORTATI DALLE COMMISSIONI

(Public Policy) – Roma, 8 lug – Per il Governo sono tre i
miglioramenti più significativi apportati dalle commissioni
riunite Attività produttive e Ambiente, che hanno emendato
il dl Ilva bis: “Il perimetro delle situazioni che
potrebbero richiedere il commissariamento, l’obbligo di
informare cittadini e la proprietà sul lavoro svolto e la
combinazione del Piano delle misure ambientali e l’Aia
(Autorizzazione integrata ambientale; Ndr)”.

Questo il parere del Governo sulle modifiche apportate al
dl Ilva bis, illustrato in aula a Montecitorio dal
sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti.
I miglioramenti apportati, aggiunge, “hanno visto
l’introduzione dei commi 1-bis e 1-ter che hanno precisato i
confini del commissariamento”.

“Il secondo miglioramento – continua – riguarda l’ulteriore
sviluppo e classificazione degli obblighi informativi: da
una parte il commissario straordinario dovrà informare del
lavoro svolto il titolare dell’impresa e dall’altro i
cittadini interessati”.

In ultimo “è stato chiarito il rapporto che intercorre tra
il Piano delle misure ambientali (redatto dal comitato dei
tre esperti; Ndr)) e le prescrizioni delll’Autorizzazione
integrata ambientale. Quest’ultima rimane il punto
fondamentale per l’esercizio dell’autorità. Il testo del
decreto – conclude – ha mantenuto il carattere di
straordinarietà del commissariamento, definendo i limiti e
le azioni affidati al commissario”.

ILVA-BIS, MANNINO: GARANTE SI È LIMITATO A PUBBLICARE ONLINE DOCUMENTI ARPA

(Public Policy) – Roma, 8 lug – “Il Garante nel precedente
decreto (Salva Ilva del Governo Monti; Ndr) doveva
garantire, con un costo annuo di oltre 200 mila euro, le
prescrizioni del decreto e l’attuazione delle prescrizioni
Aia. Ma dall’audizione del Garante di Ilva in commissione
(Vitaliano Esposito; Ndr) è emerso che il suo lavoro si è
limitato alla pubblicazione online dei documenti pervenuti
da Ispra e Arpa“.

Lo dice la deputata del M5s Claudia Mannino, in aula alla
Camera durante la discussione generale del dl Ilva bis, in
merito alla figura del Garante dell’Aia che sarà abolita con
l’approvazione del decreto in discussione.

“Ilva – aggiunge – rappresenta il fine corsa di 50 anni di
storia industriale, l’emblema della questione meridionale.
Il risultato delle inefficienze dei governi che si sono
susseguiti. Il caso Ilva pone delle domande in merito al
futuro della produzione industriale: in quale direzione
vuole andare questo Paese? Può esistere un connubio tra la
tutela dell’ambiente, della salute e quella
dell’occupazione? Questo decreto deve servire a rispondere a
queste questioni”.

ILVA-BIS, MANNINO (M5S): NOMINA DI BONDI A COMMISSARIO SBAGLIATA

(Public Policy) – Roma, 8 lug – “La scelta di nominare come
commissario straordinario dell’Ilva (Enrico Bondi; Ndr) la
persona che fino a poco tempo fa ricopriva l’incarico di
amministratore delegato della stessa azienda è stata
assolutamente sbagliata”.

Lo dice la deputata del Movimento 5 Stelle Claudia Mannino,
in aula alla Camera durante la discussione generale del dl
Ilva bis.

“Per questo – aggiunge – ripresenteremo gli emendamenti che
avevamo portato in commissione. E mi auguro vengano motivati
in caso di non approvazione”.

ILVA-BIS, BORGHI (PD): DA SEMPRE L’AZIENDA INCIDE SULLA PRODUZIONE DI ACCIAIO

(Public Policy) – Roma, 8 lug – “Fino al 1988 si chiamava
Italsider, nel ’95 è stata privatizzata. Ma da sempre l’Ilva
di Taranto incide fortemente sulla produzione italiana di
acciaio, oggi per il 57%. Nel 2012 è stata il primo gruppo
europeo per produzione da alto forno. Ma lo stabilimento è
noto anche per i danni ambientali e le criticità sanitarie
che ha creato. Ora con una rinnovata consapevolezza questo
decreto è in grado di unire tutti questi aspetti”.

Lo dice Enrico Borghi (Pd) uno dei due relatori al dl Ilva
bis in aula alla Camera, provvedimento che inizia oggi la
discussione generale.

“È un tassello importante – aggiunge – anche per quella che
un tempo si definiva la questione meridionale, il ruolo e il
futuro del Mezzogiorno: l’Ilva equivale al 10% del Pil della
Regione Puglia”.

“Gli accertamenti dell’Arpa – conclude – hanno evidenziato
le criticità ambientali e sanitarie che ha causato la
produzione. L’inquinamento e lo stato di salute del
territorio sono imputabili allo stabilimento Ilva, per
questo il decreto decide il suo commissariamento”.

ILVA-BIS, BORGHI: DL STRUMENTO CHE SINTETIZZA TUTELA AMBIENTE, LAVORO E SALUTE

(Public Policy) – Roma, 8 lug – “Oggi con il decreto si
procede al commissariamento temporaneo dell’Ilva di Taranto.
Quello che andiamo ad approvare è il terzo provvedimento in
meno di anno emanato dal Governo per rendere la produzione
di Ilva compatibile con le prescrizioni ambientali. Oggi il
punto non è la contrapposizione tra chi è dalla parte
dell’ambiente e della salute e tra coloro che difendono la
proprietà d’impresa, ma quello di approvare un moderno
strumento legislativo che permetta di sintetizzare insieme
lavoro, ambiente e salute”.

Lo dice Enrico Borghi (Pd) uno dei due relatori al dl Ilva
bis in aula alla Camera, provvedimento che inizia oggi la
discussione generale.

“Un decreto – aggiunge – che parte da una situazione
concreta ed emergenziale per arrivare a un tema generale: la
tutela dell’ambiente e dello sviluppo che vanno di pari
passo con il diritto essenziale al lavoro e quello alla
salute. Il provvedimento parte da una situazione concreta,
l’Ilva di Taranto appunto”. (Public Policy)

SOR