Jobs act e co.co.co: cosa chiede al governo la Cgil

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ROMA (Public Policy) – “Nei centri per l’impiego proliferano i contratti di lavoro non a tempo indeterminato ma soprattutto contratti di collaborazione coordinata e continuativa che attualmente raggiungono circa le 30mila unità. Mi auguro che a partire dal primo provvedimento di attuazione del Jobs Act, che dovrebbe avvenire il prossimo 24 dicembre, non ci si limiti solo al superamento dei co. co. co. ma siano previste norme che propongano soluzioni effettive per tutti e 30mila i contratti”.

Così il responsabile settori pubblici della Cgil, Michele Gentile, in audizione in commissione Lavoro alla Camera sulla gestione dei servizi per il mercato del lavoro e sul ruolo degli operatori pubblici e privati. “Dal punto di vista della tenuta occupazionale e delle politiche attive per il lavoro – ha aggiunto – è assolutamente carente la gestione dell’incrocio tra domanda e offerta. Esiste una profonda e grave sottovalutazione della qualità dei centri per l’impiego gestiti sul territorio dai soggetti pubblici. Bisogna quindi ripartire dai soggetti preordinati a gestire queste politiche in ragione del rapporto pubblico-privato”. (Public Policy)

FLA