ROMA (Public Policy) – Torna nella Legge Ue la norma che modifica la disciplina dei rimborsi Iva. L’aula delle Camera ha approvato un emendamento, a firma Giampiero Giulietti (Pd), che riprende i contenuti dell’articolo 5 che era stato ‘cancellato’ in commissione Politiche Ue.
Rispetto alla versione originaria la norma è diversa sulle coperture. L’emendamento approvato, infatti, prevede oneri valutati in 23,5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2018, mentre la precednete versione per 7,3 milioni.
La norma punta a riconoscere una somma a ristoro forfettario dei costi sostenuti dai soggetti passivi che prestano garanzia a favore dello Stato in relazione a richieste di rimborso dell’Iva. Il ristoro era fissato in misura pari allo 0,15% dell’importo garantito per ogni anno di durata della garanzia.
L’articolo, inoltre, ha come obiettivo quello di superare la procedura di infrazione aperta dopo una contestazione da parte della Commissione Ue. Secondo Bruxelles l’Italia fa correre eccessivi rischi finanziari ai soggetti passivi in occasione del rimborso dell’imposta in eccesso.
La norma stabilisce ancora che la somma di ristoro venga versata al momento dell’accertamento definitivo del fatto che al contribuente spetti il rimborso dell’imposta; nel caso di mancata emissione di un avviso di rettifica o di accertamento ciò si verifica alla scadenza del termine per l’emissione. (Public Policy) FRA