L’emendamento del Governo che riscrive l’art.3 del ddl Premierato

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ROMA (Public Policy) – Viene eliminato il riferimento al premio di maggioranza al 55% contenuto nel ddl Premierato. La commissione Affari costituzionali al Senato infatti ha approvato martedì l’emendamento del Governo all’articolo 3 del testo, cioè la norma che riguarda l’elezione diretta del presidente del Consiglio.

La proposta di modifica dell’Esecutivo che ha ottenuto il via libera si limita a un riferimento di un “premio su base nazionale”.

Il disegno di legge presentato dal Governo in Parlamento stabiliva che “la legge disciplina il sistema elettorale delle Camere secondo i princìpi di rappresentatività e governabilità e in modo che un premio, assegnato su base nazionale, garantisca il 55 per cento dei seggi in ciascuna delle due Camere alle liste e ai candidati collegati al Presidente del Consiglio dei ministri”.

LIMITE MANDATI

Il presidente del Consiglio, precisa ancora l’emendamento, è “eletto a suffragio universale e diretto per cinque anni, per non più di due legislature consecutive, elevate a tre qualora nelle precedenti abbia ricoperto l’incarico per un periodo inferiore a sette anni e sei mesi”.

NOMINA-REVOCA MINISTRI

Il “presidente della Repubblica conferisce al presidente del Consiglio eletto l’incarico di formare il Governo. Nomina e revoca, su proposta di questo, i ministri”, recita infine l’emendamento approvato. (Public Policy) RIC