ROMA (Public Policy) – Estensione dell’ambito di applicazione ai fotovoltaici floating sia offshore che su acque interne e modifiche alla cumulabilità degli incentivi. Sono questi i principali ritocchi apportati all’ultima bozza del decreto Fer 2, presa in visione da Public Policy.
Più nel dettaglio, all’articolo 1 si prevede che il decreto stabilisca le modalità e le condizioni in base alle quali gli impianti alimentati da biogas e biomasse, solari termodinamici, geotermoelettrici, eolici off-shore, fotovoltaici floating sia off-shore che su acque interne e impianti alimentati da energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina, che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio, possano accedere agli incentivi.
All’articolo 12, sono state introdotte modifiche alla disciplina della cumulabilità degli incentivi. La cumulabilità, nel dettaglio, sarà prevista anche con i meccanismi di aiuto rientranti “esclusivamente per impianti di nuova costruzione, contributi in conto capitale non eccedenti il 40% del costo dell’investimento”. Eliminato, invece, il riferimento al biogas ottenuto dalla pirogassificazione della biomassa.
Il testo, ora al vaglio del Masaf per alcune modifiche di competenza del ministero, dovrebbe essere successivamente trasmesso nuovamente alla Commissione Ue per il via libera definitivo.
A ogni modo il decreto – che ha la finalità di sostenere la produzione di energia elettrica di impianti a fonti rinnovabili innovativi o con costi di generazione elevati – cesserà di applicarsi il 31 dicembre 2028. (Public Policy) VAL