ROMA (Public Policy) – In commissione Affari costituzionali al Senato sono stati depositati quattro emendamenti del Governo che contengono le modifiche al ddl Premierato su cui i partiti di centrodestra hanno raggiunto un’intesa. Ora dovrà quindi essere fissato un termine per i subemendamenti da presentare alle proposte dell’Esecutivo.
I gruppi hanno avuto tempo fino alle 12 di lunedì per depositare i loro emendamenti. : dal Pd ne sono arrivati circa 800, più di mille da Avs, 16 da Italia viva e 20 da Azione, mentre il Movimento 5 stelle ne ha presentati solo 12.
LA NORMA ANTI-RIBALTONE E IL SECONDO PREMIER
È stato raggiunto innanzitutto un accordo – tra i leader di centrodestra – sulle modifiche all’articolo 4 del ddl, che contiene la cosiddetta “norma anti-ribaltone” e la figura del “secondo premier”.
Rispetto alla “versione” uscita dalla riunione di maggioranza di giovedì la proposta finale prevede che in caso di “dimissioni volontarie del presidente del Consiglio eletto, previa informativa parlamentare, questi può proporre, entro sette giorni, lo scioglimento delle Camere al presidente della Repubblica, che lo dispone”.
Resta l’avvicendamento tra il presidente del Consiglio eletto e il “secondo premier” in casi di “impedimento permanente, morte, decadenza o dimissioni volontarie”. Il Capo dello Stato potrà incaricare “per una sola volta nel corso della legislatura” il presidente del Consiglio dimissionario o “un altro parlamentare eletto in collegamento con il presidente del Consiglio”.
L’articolo 4, così come riscritto, stabilisce poi che in “caso di revoca della fiducia al presidente del Consiglio eletto, mediante mozione motivata, il presidente della Repubblica scioglie le Camere”.
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RIC
(foto cc Palazzo Chigi)