M5s, Leu e Pd vogliono bloccare la proposta di legge sui voucher

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ROMA (Public Policy) – M5s, Leu e Pd provano a stoppare la proposta di legge sui voucher a firma FdI. I gruppi di maggioranza, infatti, hanno presentato emendamenti soppressivi in commissione Lavoro alla proposta di legge, a prima firma Walter Rizzetto, che punta alla reintroduzione dei voucher con alcuni paletti. La pdl, infatti, punta a prevedere un limite di giornate lavorative (10 al mese) che possono essere svolte dai singoli beneficiari; a introdurre il divieto di utilizzare i buoni lavoro per le aziende con più di quindici dipendenti e per le organizzazioni sindacali; un importo variabile sulla base della retribuzione oraria fissata dal contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento con una soglia minima a 8,50 euro per ora lavorativa prestata come salario minimo garantito (che un emendamento dello stesso primo firmatario Rizzetto punta ad alzare a 10).

Oltre ai sopressivi, il Pd ha presentato una serie di emendamenti per ripristinare la normativa sui voucher precedente al dl Dignità. In particolare, la proposta dem mira quindi ad ammettere la possibilità di svolgere prestazioni di lavoro occasionale con una serie di limiti: per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro l’anno; per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro l’anno; per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore dello stesso utilizzatore, a compensi di importo non superiore a 2.500 euro l’anno. (Public Policy) FRA