Parla Miradossa: “Marco è stato ucciso”. Le audizioni su Pantani in Antimafia

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ROMA (Public Policy) – Marco Pantani “l’ho conosciuto poco prima che morisse. Di certo non mi sembrava una persona che si voleva uccidere”. Anzi, “di certo Marco non si voleva uccidere. Marco è stato ucciso“.

Lo ha detto Fabio Miradossa, lo spacciatore che vendette l’ultima dose al ciclista morto nel 2004, in audizione davanti alla commissione parlamentare Antimafia. Dopo di lui è stata audita la madre di Pantani, Tonina.

COSA HA DETTO MIRADOSSA

Dei fatti di Madonna di Campiglio con Pantani “se ne parlava spesso. Lui ha sempre detto che non si era mai dopato. Nei dettagli non entrava mai, però ero convinto che lui era alla ricerca, stava facendo qualcosa per trovare la verità, ma questa è una mia convinzione. Non ci aveva per niente messo una pietra sopra. Più determinato che rassegnato? Sì”.

“L’ho detto sedici anni fa, l’ho detto alle Iene e lo dico anche oggi: io sono convinto che Pantani è stato ucciso. L’elemento” a favore di questa tesi, “che dirò sempre, è la mancanza dei 20mila euro” che Pantani aveva prelevato. “Se ero a conoscenza del fatto che Pantani fosse in possesso di 20mila euro in contanti presso il Residence Le Rose? Sì, e non sono mai stati trovati. I soldi Marco me li doveva portare, e poi ci sono dei prelievi fatti. Io non ero a Rimini, e i soldi non li ho avuti. Non si sono trovati in camera. Che fine hanno fatto? Io l’ho sempre detto al pm: ‘Cercate i soldi’. Non sono stato mai creduto. Perché? Perché ho dovuto patteggiare. Hanno sempre detto: ‘I soldi li hai presi te'”.

“Ero l’unico fornitore di droga di Marco Pantani? Credo di sì, almeno per i 5-6 mesi che l’ho frequentato. Altri fornitori sulla piazza di Rimini? Ce ne erano tanti. Sono stato costretto a patteggiare dalla Procura perché la verità non la volevano: hanno beccato Fabio Miradossa, lo spacciatore, e quindi Marco è morto così. Io già sedici anni fa dicevo ‘Marco è stato ucciso’. Marco non è morto per droga, perchè lui usava quantità esagerate. Quella volta ha avuto un minimo di quello che lui chiedeva. Avendolo avuto 5 giorni prima, come fai a morire 5 giorni dopo? E’ assurdo. Marco prima di rifornirsi da me andava da altre persone, quindi non so se ha chiamato qualcuno perché io non c’ero. Fatto sta che mancano i 20mila euro. Lo ripeterò fino alla morte: i 20mila euro io non li ho presi. Marco Pantani li ha prelevati, c’erano in quella camera. Chi li ha presi?”.

“In base alla mia esperienza e da quello che ho visto, Pantani non ha consumato droga in quella camera” del residence dove è morto. “Io non ho visto tracce, ho visto quelle che hanno messo. Cosa mi porta a dire che le hanno messe? Perché Marco non sniffava“.

E ancora: “Pantani mi doveva 20mila euro, e non solo per forniture di droga. C’erano anche dei soldi prestati. Quando è morto io ero a Napoli, e le foto della stanza dove è morto Pantani le ho viste in Tribunale. Si vedeva che era cocaina, io non ricordo se ho visto proprio quella foto, ma in televisione si vedeva. Io non sono mai entrato in quella stanza. Se non era cocaina, era borotalco“.

“In base alla mia esperienza con Pantani, se aveva ricevuto la cocaina alle 6 di sera, alle 10 già era finita. Non ricordo se erano stati consegnati 20 o 30 grammi. A quali ambienti potevano far riferimento le persone che hanno alterato la scena dove è morto Pantani? Penso ad ambienti della droga, se Marco ha chiamato qualche altro spacciatore“.

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PAM