Mercato elettrico, le richieste polacche complicano il negoziato Ue

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – La Polonia chiede di introdurre, in caso di rischi per la sicurezza energetica, una deroga al limite di emissioni di CO2 nei cosiddetti meccanismi di capacità. A quanto apprende Policy Europe da diverse fonti diplomatiche, negli ultimi negoziati sulla riforma del mercato elettrico interni al Consiglio, Varsavia avrebbe fatto sentire la sua voce per chiedere una modifica ulteriore della normativa.

I meccanismi di capacità sono quegli strumenti a disposizione degli Stati membri per affrontare rischi legati alla carenza di generazione rispetto alla domanda, come riserve strategiche o incentivi alla generazione. La normativa attuale, tra gli altri criteri, stabilisce che un meccanismo di capacità non possa superare i 550 g di emissioni di CO2 di origine fossile per kWh di energia elettrica. La Polonia – durante gli ultimi negoziati – avrebbe chiesto di introdurre una possibile deroga qualora lo Stato membro dimostri l’esistenza di un rischio per la sicurezza energetica.

Questa richiesta – secondo altre fonti – complica il negoziato in corso, già molto in difficoltà a causa dei disaccordi tra Francia, Germania e Italia sull’allungamento di vita delle centrali nucleari con il meccanismo dei contratti per differenza. Il negoziato si è talmente complicato che nelle ultime ore la presidenza spagnola del Consiglio Ue ha fatto slittare a settembre la presentazione della nuova proposta di compromesso (il Coreper di questa mattina certificherà lo slittamento). La richiesta polacca rischia di rendere ancora più difficile il negoziato(Public Policy / Policy Europe) NAF