Le contestazioni a Salvini? “Dalla polizia ordinaria vigilanza”

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(foto – DANIELA SALA/Public Policy) 

ROMA (Public Policy) – “In entrambi gli episodi, il personale di polizia ha disimpegnato un ordinario servizio di vigilanza che, è bene sottolineare, quando è destinato alla tutela di personalità istituzionali esposte a rischio, impone il tempestivo intervento e l’adozione di particolari cautele operative atte a scongiurare conseguenze sulla incolumità non solo dei soggetti diretti destinatari della tutela, ma anche delle persone che vengono a trovarsi nelle immediate vicinanze”: ha risposto così, in commissione Affari costituzionali alla Camera, il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, a due interrogazioni (una a firma Riccardo Magi-Renate Gebhard, l’altra a firma Pd) “sul trattamento riservato dalle Forze dell’ordine a una donna che contestava pacificamente il ministro dell’Interno” e “sulle reazioni tenute dalle Forze dell’ordine in occasione di manifestazioni di dissenso pacifiche nei confronti”, sempre, “del ministro dell’Interno“.

Per quanto riguarda il primo caso, che ha visto coinvolta una donna, Molteni ha ricostruito così la vicenda: “In merito agli avvenimenti occorsi a Roma, si rappresenta che nella mattina del 9 novembre scorso, il ministro dell’Interno si è recato presso l’Università Lumsa in occasione di un convegno presso quell’Ateneo. Al momento dell’arrivo del ministro, una donna, dall’opposto marciapiede, ha cominciato a rivolgere nei suoi confronti epiteti offensivi e frasi ingiuriose”.

Molteni, esponente della Lega, ha proseguito: “Gli agenti di polizia, presenti sul posto in servizio di vigilanza, riscontrando un atteggiamento particolarmente animoso della contestatrice, sono intervenuti per prevenire possibili azioni ostili verso il ministro, e, come di prassi, per procedere all’identificazione della persona. Nella circostanza, la donna non ha esibito i propri documenti – dichiarando di non averli al seguito ed invitando gli operatori a prenderne visione presso la propria abitazione – ed ha opposto, al contempo, un’attiva resistenza al personale operante. In ragione di tale condotta, l’interessata è stata accompagnata presso il commissariato di Pubblica sicurezza ‘Borgo’ e, solo a quel punto, ha esibito il proprio documento di identità. Ha dichiarato, inoltre, di voler sporgere denuncia-querela contro il funzionario di polizia intervenuto al momento della contestazione, ritenendo di essere stata limitata nel suo diritto di espressione. Tuttavia, durante la stesura delle dichiarazioni, la predetta manifestava dei ripensamenti, riservandosi di perfezionare l’atto in un secondo momento per potersi consultare con il marito. Il giorno successivo presentatasi nuovamente al commissariato, l’interessata ha riferito di non avere più intenzione di presentare la denuncia”.

L’altro episodio si è svolto invece a Tortolì, in provincia di Nuoro, dove il 23 novembre il titolare del Viminale ha presenziato all’inaugurazione della nuova sede del “Coordinamento Territoriale Ogliastra della Lega”.

“Durante l’evento – ha detto Molteni in commissione – un gruppo composto da sei soggetti ha inscenato un’estemporanea azione di protesta contro il ministro con slogan e canzoni provocatorie. Il responsabile del servizio di ordine pubblico, al fine di evitare che tali atteggiamenti ostili potessero innescare pericolose tensioni tra i numerosi sostenitori del ministro e i 6 oppositori, ha proceduto a creare una cornice di sicurezza e protezione adeguata, scongiurando potenziali turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica. Allo stesso tempo, per ragioni di sicurezza e considerata anche la presenza di soggetti appartenenti all’area antimilitarista sarda, il personale di polizia ha proceduto a far identificare il gruppo, composto da sei persone. L’identificazione è stata eseguita sul posto e alla stessa non sono seguite prescrizioni di sorta”. (Public Policy) GAV