Non solo decreto Clima: al Senato c’è la carbon tax a 5 stelle

0

ROMA (Public Policy) – Contribuire in maniera “efficace e immediata” a raggiungere l’obiettivo di ridurre l’emissione dei gas serra modificando il testo unico delle accise e introducendo una tassa indiretta sul carbone per uso industriale che, rispetto “all’inefficace sistema delle concessioni”, avrebbe anche il vantaggio di “consentire alle stesse imprese di pianificare meglio strategie e investimenti in tecnologie a basso contenuto di carbonio”. Prevedendo, in ogni caso, contromisure ad hoc per evitare effetti regressivi sull’economia, tra cui un credito d’imposta per la riconversione industriale e un fondo al Mise.

È quanto prevede, in sintesi, un disegno di legge al Senato depositato poco prima della chiusura estiva di Palazzo Madama da Mario Turco (M5s), ora sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica e agli investimenti nel Governo Conte 2. Il disegno di legge è stato assegnato all’esame della commissione Finanze a Palazzo Madama, in sede redigente, lo scorso giugno.

Vediamo, nel dettaglio, i contenuti della proposta:

INCENTIVI DECARBONIZZAZIONE E FONDO MISE

Come detto, la ratio della proposta è quella di bilanciare l’aggravio di tassazione con incentivi fiscali ad hoc per favorire la riconversione industriale e l’impiego di fonti energetiche rinnovabili, per limitare o eliminare le esternalità ambientali negative. Secondo Turco, “la misura di ridurre le emissioni con altri strumenti diversi da quello fiscale, di fatto, è risultata inefficace, tanto più che non ha favorito investimenti in tecnologie verdi a minore emissione di anidride carbonica”.

Per evitare, però che “tale tassa abbia effetti regressivi sull’economia e per fronteggiare il rischio di carbon leakage”, la proposta Turco prevede un’agevolazione fiscale ad hoc, nella forma di un credito d’imposta del 40% (con limite massimo di 3 milioni di euro annui per beneficiario) per investimenti e progetti di riconversione industriale volti a dismettere l’utilizzo nei processi produttivi del carbone. Previsto, nello specifico, un decreto Mise-Mef, di concerto con il dicastero dell’Ambiente, per disciplinare le modalità di erogazione del credito.

continua – in abbonamento

IAC