ROMA (Public Policy) – Riconoscere una somma a ristoro forfettario dei costi sostenuti dai soggetti passivi che prestano garanzia a favore dello Stato in relazione a richieste di rimborso dell’Iva.
Il ristoro è fissato in misura pari allo 0,15% dell’importo garantito per ogni anno di durata della garanzia. Lo prevede una bozza della Legge europea, presa in visione da Public Policy, sul tavolo dell’ultimo Consiglio dei ministri.
La norma – come si spiega nella relazione – punta a superare la procedura di infrazione aperta dopo una contestazione da parte della Commissione. Secondo Bruxelles l’Italia fa correre eccessivi rischi finanziari ai soggetti passivi in occasione del rimborso dell’imposta in eccesso.
La norma stabilisce ancora che la somma di ristoro sia versata quando sia stato definitivamente accertato che al contribuente spetti il rimborso dell’imposta; nel caso di mancata emissione di un avviso di rettifica o di accertamento ciò si verifica alla scadenza del termine per l’emissione.
La misura si applica a partire dalle richieste di rimborso fatte con la dichiarazione annuale dell’Iva relativa al 2017 e dalle istanze di rimborso infrannuale relative al primo trimestre 2018. (Public Policy) FRA