Al Senato è iniziato l’esame del ddl sul riconoscimento dello Stato di Palestina

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di Marta Borghese

(Public Policy) – Il disegno di legge di iniziativa popolare per il riconoscimento dello Stato di Palestina con capitale Gerusalemme Est approda in Parlamento. L’esame del provvedimento è cominciato infatti mercoledì 11 settembre in commissione Affari esteri e difesa del Senato, presieduta da Stefania Craxi (FI), relatrice del disegno per il riconoscimento de jure da parte dell’Italia dello Stato di Palestina.

Il testo, presentato ai sensi dell’articolo 71 comma 2 della Costituzione, con il sostegno cioè di almeno 50mila elettori, è stato depositato il 28 giugno scorso con il sostegno di 78.514 firme. Si compone di soli due articoli e prevede che l’Italia riconosca “lo Stato di Palestina con capitale Gerusalemme Est come Stato sovrano e indipendente, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite e al diritto internazionale”.

Per i firmatari, che nella relazione ai senatori hanno illustrato i rapporti diplomatici ed economici tra Italia e Palestina, l’approvazione del disegno di legge “è indispensabile per fare un passo avanti verso la fine delle sanguinose vicende del Medio Oriente attuando i princìpi car­dine della nostra Carta costituzionale che pone l’Italia come soggetto mediatore nella risoluzione dei conflitti”.

LA POSIZIONE DEI PARTITI 

Durante l’esame in 3a commissione, Craxi ha ripercorso il consolidato rapporto tra i due Paesi, ribadendo però la “linea di cautela” già espressa dal Governo.

“L’Italia – ha spiegato – ha da sempre reputato più opportuno agire con i suoi tradizionali partner europei ed internazionali, rinviando il momento del riconoscimento formale ad una fase successiva, in cui esso potrà offrire, in un contesto ampiamente condiviso sul piano della Comunità internazionale, un contributo positivo al processo di pace a sostegno della soluzione ‘a due Stati’ per i due popoli”. La presidente ha inoltre posto l’attenzione sul ruolo di Gerusalemme, invitando a valutare l’opportunità di “attribuirle uno status a parte e autonomo, come da tempo proposto dalla Santa Sede”.

Per il senatore di Fratelli d’Italia Michele Barcaiuolo, il riconoscimento unilaterale “è una soluzione del tutto semplicistica”. In commissione si è detto “favorevole, per la Palestina, allo stato di soggetto pieno iure appartenente alla comunità di Stati”, ritenendo tuttavia che tale risultato vada raggiunto “attraverso un accordo tra le due parti in causa: israeliani e palestinesi”.

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@BorgheseMarta