BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Accordo raggiunto tra i ministri Ue dell’Economia sulle conclusioni del Consiglio Ue per la futura riforma del Patto di Stabilità. Lo ha annunciato martedì la ministra svedese dell’Economia, Elisabeth Svantesson, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Ecofin.
Le conclusioni contengono indirizzi politici per la Commissione europea, che ora dovrà presentare la proposta legislativa vera e propria per la riforma del Patto di stabilità. Le conclusioni adottate sono infatti basate sulle linee guida della riforma presentate dall’Esecutivo Ue a novembre. Le conclusioni ricalcano quelle approvate dagli ambasciatori Ue (Coreper) la settimana scorsa.
Gli Stati membri, così come la Commissione nei suoi orientamenti, sono d’accordo nel lasciare invariati i valori di riferimento contenuti nei trattati: 3% per il rapporto tra il disavanzo pubblico e il pil; e 60% per il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo. “Il quadro di governance economica – si legge nelle conclusioni – dovrebbe garantire che questi valori di riferimento siano rispettati in modo più efficace, efficiente e sostenibile”.
Per gli Stati membri con un rapporto debito pubblico/pil superiore al 60%, i piani nazionali di rientro dovrebbero garantire che il rapporto sia sufficientemente decrescente; mentre per gli Stati membri con un rapporto debito pubblico/pil inferiore al 60% ma con problemi di debito pubblico, il piano nazionale a medio termine dovrebbe assicurare che il rapporto si mantenga su livelli prudenziali. Per gli Stati membri con un debito pubblico basso, il percorso di bilancio nei piani nazionali dovrebbe garantire che il disavanzo sia mantenuto credibilmente al di sotto del 3% su base continuativa o sufficientemente decrescente fino a tale limite, e il rapporto debito/pil mantenuto a un livello prudente.
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NAF