ROMA (Public Policy) – Cambia, come anticipato, la norma sulla distribuzione degli utili contenuta nella pdl Cisl sulla partecipazione dei lavoratori. La riscrittura dell’articolo 6, infatti, è contenuta all’interno di uno degli emendamenti dei relatori Laura Cavandoli (Lega) e Lorenzo Malagola (FdI) depositati mercoledì pomeriggio nelle commissioni Lavoro e Finanze della Camera e successivamente approvati.
Sostanzialmente si prevede che per il 2025 le somme derivanti dalla distribuzione ai lavoratori dipendenti di una quota di utili di impresa non inferiore al 10% degli utili complessivi sono soggette a un’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 5%, entro il limite di importo complessivo di 5mila euro (e non più di 10mila euro come previsto dal testo base), se erogate in esecuzione di contratti collettivi aziendali o territoriali.
Nel testo presentato dai relatori, inoltre, si prevede che “per l’accertamento, la riscossione, le sanzioni e il contenzioso, si applicano, in quanto compatibili, le ordinarie disposizioni in materia di imposte dirette“.
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GPA