ROMA (Public Policy) – L’iter della proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl in materia di partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa, dovrebbe riprendere il suo iter alla Camera dalla seconda metà settembre.
La pdl della Cisl, adottata come testo base durante l’esame congiunto nelle commissioni Lavoro e Finanze di Montecitorio, dovrebbe tornare ad essere esaminata non appena la commissione Lavoro avrà licenziato il ddl Lavoro, collegato al decreto 1° maggio del 2023.
L’iter della proposta di legge è fermo da maggio, quando sono stati presentati 192 emendamenti al testo di cui 3 sono stati dichiarati inammissibili. Le inammissibilità, in particolare, riguardano due proposte di modifica del Pd (uno a prima firma Arturo Scotto e un altro a prima firma Silvia Roggiani) e un emendamento di Italia viva (primo firmatario Davide Faraone).
L’esame della pdl, quindi, riprenderà proprio con le votazioni degli emendamenti al vaglio delle commissioni. Ma vediamo quali sono i principali contenuti del testo.
Anche la pdl di Cisl – come le altre tre inizialmente presentate da Fratelli d’Italia, Lega e Italia viva – punta a dare attuazione all’articolo 46 della Costituzione che riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.
In particolare, la pdl disciplina forme di partecipazione di carattere gestionale, finanziario, organizzativo e consultivo.
Partecipazione gestionale
Il testo della proposta di legge prevede la definizione di forme di cogestione nei consigli di sorveglianza e nei consigli di amministrazione. Nel dettaglio, spiega Cisl, sarà possibile integrare anche il cda delle società a partecipazione pubblica con almeno un rappresentante dei lavoratori.
Partecipazione finanziaria
La pdl, inoltre, disciplina anche una forma di partecipazione di carattere finanziario. In materia di distribuzione degli utili ai lavoratori, infatti, il testo prevede numerose novità rispetto al quadro normativo vigente.
Tra le altre cose – sottolinea la Cisl – sono disciplinati l’accesso contrattuale dei dipendenti a piani di azionariato diffuso e la possibilità da parte degli azionisti-lavoratori di affidare i diritti di voto a specifici trust, per la gestione collettiva dei diritti derivanti dalla partecipazione finanziaria.
Partecipazione organizzativa
La pdl, poi, disegna anche un meccanismo premiale per le imprese che coinvolgano i lavoratori in progetti innovativi e per i lavoratori che si impegnino a contribuire all’innovazione e all’efficientamento dei processi produttivi.
Partecipazione consultiva
Infine, la proposta di legge disciplina le diverse ipotesi in cui le rappresentanze sindacali unitarie o le rappresentanze sindacali aziendali hanno diritto a essere consultate in via preventiva e obbligatoria. La procedura – precisa la Cisl – si estende anche agli istituti bancari e alle aziende che forniscono servizi pubblici essenziali.