Pensioni e legge di Bilancio, cosa bolle nella pentola di Salvini

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di Francesco Ciaraffo

ROMA (Public Policy) – La Lega sta studiando un meccanismo per abbassare il requisito anagrafico ‘minimo’ per andare in pensione all’interno di quota 100 collegandolo a premialità per nuove assunzioni. Quello di superare la legge Fornero è un obiettivo su cui il Carroccio punta già dalla prossima legge di Bilancio.

Martedì il leader del partito e ministro dell’Interno ha detto che la Lega sta lavorando per prevedere una quota più bassa rispetto all’età di 64 anni per andare in pensione (per cui ne servirebbero 36 di contribuzione). Salvini ha parlato di 62 anni (quindi 38 di contribuzione).

Ma da fonti leghiste si apprende che il Carroccio potrebbe proporre anche soglie anagrafiche più basse collegando il meccanismo alle nuove assunzioni. In sostanza si finanzierebbe l’uscita dal lavoro prima dei 64 (o 62) anni attraverso i fondi associativi alimentati dalle imprese. Alle aziende sarebbe riconosciuta una premialità in caso di nuove assunzioni. Ovviamente il cantiere è aperto, ma l’idea è quella di incentivare due assunzioni ogni uscita dal lavoro. (Public Policy) 

@fraciaraffo