ROMA (Public Policy) – “Pur condividendo le finalità” del ddl sull’obsolescenza programmata, “l’iniziativa appare tuttavia come una fuga in avanti dell’Italia su un tema in cui l’Unione europea sta definendo regole comuni”. Lo si legge in un documento depositato da Anie in commissione Industria al Senato al termine di un’audizione sul ddl sull’obsolescenza programmata. Per la Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche, “il termine ‘obsolescenza programmata’ dovrebbe infatti essere definito a livello comunitario, come chiesto dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2017 su una vita utile più lunga per i prodotti: vantaggi per consumatori e imprese”.
Anie sottolinea Inoltre che “è ancora in corso la stesura dello standard sulla durabilità dei prodotti da parte di un comitato tecnico congiunto Cen/Cenelec: pertanto ad oggi non esiste nemmeno una definizione tecnico/normativa ufficiale di cosa si debba intendere per vita o durata di un prodotto”. Per questo, si legge ancora nel documento, “un’iniziativa unilaterale da parte dell’Italia su un tema di tale complessità appare dunque quantomeno inopportuna, ed in attesa che si chiariscano le regole europee sul tema rischia solamente di creare barriere commerciali all’interno del mercato unico europeo”.
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FRA