POLITICA, I REFERENDUM DELLA LEGA SU IMU, EURO E TASSE

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(Public Policy) – Roma, 19 ott – Domani e dopodomani, in
tutte le piazze lombarde, parte la raccolta firme
organizzata dalla Lega su tre quesiti referendari
(www.vieniafirmare.com).

Il primo è sull’euro. Secondo il Carroccio, l’ingresso
dell’Italia nell’euro è stata “la truffa del secolo”:
“Uscire dall’euro è possibile. Entrarne, nel modo in cui è
avvenuto, è stato invece costituzionalmente illegittimo”. La
Lega chiede quindi “che sia il popolo sovrano a scegliere in
quale Europa stare, con quali Regioni d’Europa stare e quale
tipo di moneta utilizzare”.

Il secondo quesito riguarda le tasse, quelle pagate dai
cittadini del Nord e i trasferimenti alle altre Regioni
d’Italia: “Lombardia, Piemonte e Veneto sono costretti da
Roma a spremere i propri cittadini per mandare all’ombra del
Colosseo ogni anno 195 miliardi di euro”. Per questo motivo
i leghisti chiedono “di tenere i nostri soldi a casa nostra:
vogliamo il 75% delle nostre tasse, non più il 33%”.

Il terzo quesito referendiario è sull’Imu: “La Lega ha
cancellato l’Ici perché lo chiedeva il popolo, la banda
Monti ha imposto l’Imu perché lo dicono i loro amici delle
banche europee”.

L’Imu, secondo i promotori
del referendum, è l’ennesima tassa sul Nord, che paga in
termini pro capite più di tutte le altre Regioni.
Matteo Salvini, europarlamentare e segretario della Lega
lombarda (sezione nazionale della Lega Nord in Lombardia),
si è detto soddisfatto per l’organizzazione dell’iniziativa:
“Eravamo partiti con l’intenzione di fare 300 gazebo, ma
siamo arrivati a 2000 punti di raccolta firme. Questa è la
miglior risposta a chi pensava che la Lega fosse in
difficolta”.

Oltre ai tre quesiti, domani e dopodomani, la Lega chiederà
ai cittadini e ai suoi elettori di esprimersi anche sul
futuro della Lombardia, indicando le preferenze su quando
indire le elezioni e su chi candidare alla carica di
presidente della Regione, dopo lo scandalo che ha coinvolto
la giunta Formigoni. (Public Policy)

LUD