POLITICHE 2013, I PUNTI DI “FRATELLI D’ITALIA” DALL’EURO ALLA GIUSTIZIA

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LE PROPOSTE DEL MOVIMENTO DI GUIDO CROSETTO, GIORGIA MELONI E IGNAZIO LA RUSSA

(Public Policy) – Roma, 4 gen – Non un programma ma
l’apertura di un “cantiere civile”. “Fratelli d’Italia”, il
movimento di Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La
Russa, sul sito web inaugurato oggi propone, invece che
un’agenda, una sezione “aperta” in cui invita gli utenti a
contribuire alla definizione degli obiettivi programmatici.
La base è una serie di “sfide”, ovvero, si legge sulla
pagina, “spunti di riflessione, utili per far partire la
discussione”, dal ruolo dell’Italia in Europa, alla
crescita, alla giustizia.

EUROPA POLITICA E BCE PRESTATORE DI ULTIMA ISTANZA
La prima ‘sfida’ riguarda il ruolo dell’Italia in Europa e
la funzione dell’euro. “L’euro agisce come amplificatore
delle disfunzioni degli Stati nazionali, rendendo impellenti
le misure di risanamento che per troppi anni sono state
rimandate a ‘tempi migliori'”.
La soluzione del problema dei debiti sovrani, per
Crosetto-Meloni-La Russa passa per l’unione politica:
“L’Europa va restituita ai suoi popoli con il passaggio
dall’Europa economica a quella politica e la conseguente
elezione diretta del presidente della Commissione, colmando
il deficit di democrazia e popolarità”. Parallelarmente
“occorre trasformare la Bce in prestatore di ultima istanza
per proteggere l’euro dagli attacchi speculativi, mantenendo
la sua indipendenza funzionale e coordinandosi con le altre
istituzioni rappresentative”.

UNA REPUBBLICA PRESIDENZIALE
I fondatori di “Fratelli d’Italia” propongono poi una nuova
“fase costituente”, per modernizzare le istituzioni italiane
con una più moderna ed efficiente Costituzione.
Tra gli obiettivi da raggiungere: passaggio “non più
rimandabile” a una Repubblica presidenziale, con elezione
diretta del presidente della Repubblica e rafforzamento
dell’Esecutivo”; eliminazione del bicameralismo perfetto:
una sola Camera legislativa e un Senato delle Regioni e
delle autonomie locali. Dimezzamento del numero di
parlamentari. Equiparazione in Costituzione dell’elettorato
attivo e passivo per le elezioni di Camera e Senato,
eliminazione di ogni altro vincolo di età per ricoprire
incarichi istituzionali, a partire da quello di presidente
della Repubblica.

UNA NUOVA ETICA PUBBLICA
Incandidabilità a vita per i condannati in via definitiva
per reati contro la Pa. Equiparazione dei partiti politici a
enti pubblici con obbligo di bilancio, rendicontazione,
pubblicità, limiti e modalità di spesa. Rimozione delle
progressioni di carriera per anzianità nella Pa, sostituite
da valutazioni di merito.

Introduzione in Costituzione
della “valutazione di impatto generazionale” per le leggi in
via d’approvazione. Sono le misure di “Fratelli d’Italia”
per una “nuova etica pubblica”.

LOTTA AGLI SPRECHI
Per contrastare sprechi e privilegi, gli ex-Pdl propongono
l’introduzione di criteri di merito per l’accesso alle
cariche amministrative, “più stringenti man mano che si sale
di livello”. Si ipotizza poi una “scuola per la Pa”,
l’applicazione di un tetto ai compensi pubblici, la revoca
delle “pensioni d’oro” e dei “vitalizi d’oro”.

ABBATTERE IL DEBITO E RIDURRE LA SPESA
Per ridurre il debito pubblico la ricetta
Crosetto-Meloni-La Russa passa per “l’alienazione di parte
del patrimonio immobiliare pubblico e la valorizzazione
delle concessioni di Stato”, e “la vendita delle società
reputate non strategiche partecipate dal Tesoro, dalle
Regioni e dagli enti locali”.
Infine, la stipula immediata di un accordo con la Svizzera,
come fatto da Germania, Austria e Regno Unito, per tassare
i capitali nascosti dagli evasori italiani nei forzieri
delle banche elvetiche.
Le idee per la riduzione della spesa sono articolate in due
punti: taglio di sprechi e inefficienze, e l’idea generale
che lo Stato torni a svolgere il ruolo che gli è proprio,
arretrando rispetto a un protagonismo eccessivo sul mercato
di beni e servizi.

10 PUNTI PER CRESCERE
Per ridurre la pressione fiscale, si propongono 10 punti.
1) Introdurre in Costituzione un tetto alla tassazione al
40% nel rapporto tra entrate tributarie e Prodotto interno
lordo. 2) Rispetto dello Statuto dei contribuenti. 3)
Abolizione dell’Imu sulla prima casa e trasferimento del
gettito integrale dell’Imu sulla seconda casa ai Comuni.
Aumento della tassazione sulla restante rendita improduttiva
(fondi speculativi, beni immobili non locati, etc). 4)
Rivedere il patto di stabilità per i piccoli Comuni,
differenziando il trattamento della spesa corrente dalla
spesa in investimenti. 5) Semplificazione e facilitazione
della contribuzione. 6) Piena attuazione del federalismo
fiscale secondo il principio “voto, vedo, pago”. 7) Regole
semplici per ridurre il carico di norme e adempimenti
burocratici per le imprese. 8) Soluzione al problema dei 60
miliardi di crediti delle imprese verso la Pa. 9) Ripresa
degli investimenti e delle infrastrutture. 10) Politica
europea finalizzata alla crescita: eurobond, project bond e,
insieme, l’esclusione degli investimenti infrastrutturali
dal computo del deficit rilevante ai fini del rispetto degli
obiettivi del fiscal compact.

LE “SFIDE” PER IL LAVORO E IL WELFARE
“Fratelli d’Italia”, sui temi del lavoro propone per prima
cosa di abbassare il cuneo fiscale nei primi anni di
assunzione di un nuovo lavoratore. Poi: rafforzamento
dell’apprendistato; concludere la riforma del lavoro
ispirandosi all’idea di un contratto unico per tutti che
preveda gradi di tutela e rigidità crescente con l’anzianità
e maggiore flessibilità nei primi anni.
Si punta a incentivare il ricorso alla contrattazione
aziendale, di distretto o territorio, per rispondere alla
“visione centrallizzante del conservatorismo sindacale”. E
in tema di ammortizzatori sociali si teorizza un sistema
unico per tutti i lavoratori e un rafforzamento delle
politiche attive.
In tema di welfare si propongono i “voucher sociali” per
rendere libero il cittadino di scegliersi la struttura
presso cui rivolgere le proprie richieste. Si parla di
investimento sostanziale sul Terzo Settore in quanto parte
sociale, e di attuazione di politiche di sussidiarietà
fiscale attraverso la stabilizzazione del 5×1000 in modo che
non sia soltanto il pubblico a farsi carico dei servizi
sociali

GIUSTIZIA: SEPARAZIONE DELLE CARRIERE E ABOLIZIONE
DELL’OBBLIGATORIETÀ DELL’AZIONE PENALE
La giustizia civile, per i candidati di “Fratelli
d’Italia”, deve puntare su “forme alternative di risoluzione
delle controversie a cui accedere su base volontaria, con
costi contenuti e procedimenti certificati”.
In ambito penale, si legge nel programma, “l’obbligatorietà
dell’azione penale non trova riscontri nella realtà
quotidiana della nostra giustizia […] la stessa azione
penale deve essere riequilibrata limitando i margini di
discrezionalità posti in capo ai magistrati”.
Le carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti “devono
essere separate”. Deve essere aumentato e reso più
trasparente “il sistema di controllo sull’operatività dei
magistrati. I quali devono poter rispondere in sede civile
dei propri illeciti comportamenti, secondo quanto già
stabilito per via referendaria dai cittadini italiani”.
Altra proposta riguarda le pene alternative al carcere, che
“devono essere la regola e non l’eccezione”. La segretezza
istruttoria, per i tre politici, “deve essere preservata con
responsabilità diretta della magistratura”. (Public Policy)

LEP