ROMA (Public Policy) – Per la mancata realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina “non sono previste penali”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, durante un’audizione in commissione Lavori pubblici al Senato. “È un’opera straordinaria. Se la società fosse stata posta in grado di andare avanti nelle attività avremmo già i cantieri”, ha spiegato Ciucci, aggiungendo che se si volesse far ripartire l’opera “tutto debba ripartire da una legge”. In merito al ponte, “ne ho parlato con il ministro” dei Trasporti, Maurizio Lupi, “ma non c’è stata un’azione conclusiva concreta”, ha continuato Ciucci.
“Non c’è nessun dubbio sulla fattibilità tecnica. Gli aspetti sismici sono stati totalmente considerati e studiato il sistema di controllo e legalità che ha anticipato aspetti che sono entrati in regime” per altre opere, ha ancora spiegato Ciucci. In merito alle penali, il presidente Anas ha spiegato che “c’è una legge che non ne prevede” in base “a una norma del novemebre del 2012 che supera i contratti e prevede un indennizzo del 10% degli importi delle progettazione eseguiti”, su un’opera che “vale 100 milioni di euro”.
Esiste un “grande contenzioso in corso” avanzato dal principale operatore “che rivendica l’incostituzionalità” delle legge del 2002, ha ricordato Ciucci. “Se fosse dichiarata incostituzionale, i danni non potranno gravare su Anas e sulla società Stretto di Messina”, ha concluso il presidente Anas.(Public Policy)
FRA