ROMA (Public Policy) – “Si è registrata, anche quest’anno, la diffusione di atti d’indagine in violazione del relativo regime di pubblicità e spesso anche del principio di essenzialità dell’informazione”. La responsabilità di giustizia e informazione è “tanto più necessaria rispetto al potenziale distorsivo del processo mediatico, in cui logica dell’audience e populismo penale rischiano di rendere la presunzione di colpevolezza il vero criterio di giudizio”.
Lo ha detto Antonello Soro, il Garante della privacy, nel corso della presentazione della relazione annuale a Montecitorio.
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GAV