ROMA (Public Policy) – Fra le ipotesi che il Governo sta studiando per contenere i costi del reddito di cittadinanza – da inserire nella manovra – potrebbe esserci un ritocco a ribasso del coefficiente familiare.
La base del reddito di cittadinanza è fissata a 780 euro al mese, come già annunciato, ma la cifra crescerebbe in proporzione ai componenti della famiglia: in tal caso, però, l’intenzione è quella di rivedere al ribasso i coefficienti del quoziente famigliare, ovvero lo strumento fiscale che permette di tenere conto della numerosità del nucleo familiare nella tassazione del reddito.
IL PIANO B
Uno spostamento di risorse dalla Naspi (l’indennità di disoccupazione) o dal reddito di inclusione, e forse dalla social card. Sarebbe questo – riferiscono fonti del Governo – il piano B per le coperture del reddito di cittadinanza, che il Movimento 5 stelle sta studiando in vista della stesura della manovra.
Queste ipotesi di coperture – viene spiegato – potrebbero concretizzarsi nel caso in cui il ministro dell’Economia Giovanni Tria non dovesse concedere al M5s di finanziare la misura tramite il deficit.
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SER-SOR