di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – Dall’Accademia della Crusca: “Aristotele, nel V libro della Politica, citava il proverbio ‘chiodo scaccia chiodo’ a proposito della spregiudicatezza dei tiranni, i quali non esitano a servirsi della malvagità dei disonesti e degli adulatori per respingere le avversità; per cui ben si può affermare che ‘chiodo scaccia chiodo, come dice il proverbio’ (Politica, 1314a 4-5). Il contesto politico precede dunque quello più noto delle pene d’amore, a cui siamo soliti pensare quando pronunciamo questo notissimo ‘proverbio da falegnameria’, come l’ha definito Stefano Bartezzaghi”.
E così, tra un tweet sui nonni, un bicchier di vino ed un caffè, un altro giorno da ministro – per Matteo Salvini da Milano, è passato. Avanti tutta, inchiodati alla certezza che la responsabilità è di tutti tranne del ministro.
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Ivan Scalfarotto (Iv): Se la maggioranza ci vuole convincere di non avere certe nostalgie, dimostrando che i treni non arrivano in orario, come quando c’era lui, ci sta riuscendo al cento per cento; però preferiremmo che lo facesse in altro modo.
Agostino Santillo (M5s): Il ministro Salvini sta dando la colpa ad un chiodo. Io ritengo che l’unico chiodo, che qui è il problema, sia il chiodo fisso che ha Salvini per il ponte sullo Stretto, perché in questo momento, anziché pensare di trovare 15 miliardi per un ponte che tutto ha tranne che essere prioritario, dovrebbe fare mente locale per spendere bene quei soldi per la quotidiana linea ferroviaria, le tratte che ogni giorno percorrono gli studenti, i nostri lavoratori, i nostri insegnanti, le nostre Forze dell’ordine. Qui ci troviamo davanti a un ministro che pensa a un’astronave e non è nemmeno capace di far funzionare una bicicletta.
Marco Grimaldi (Avs): Non c’è bisogno di alcuna commissione di indagine, non è possibile che un chiodo fermi la vita di milioni di italiani […] Chiamiamo in causa il Governo, che ce l’ha con i pedoni, che ce l’ha con le zone 30, che ce l’ha addirittura con le biciclette: ma come diavolo volete che gli italiani si muovano? Lo diciamo a quest’Aula deserta, lo chiediamo perché queste risposte mettono in campo un’idea della vita di ogni giorno e mi sembra che questo Governo sia molto abituato a stare in prima classe, in comode auto blu, e non capisca che ci sono pensionati, studenti, lavoratori e lavoratrici che ogni giorno vogliono, in sicurezza, arrivare nei loro luoghi di lavoro, nei loro luoghi di studio, a casa. (Public Policy)
@VillaTelesio