di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – Dopo due settimane di silenzio (per i resocóntisti) e di lavoro sul territorio (per i parlamentari, a caccia di astensionismo) i lavori di Camera e Senato sono ripresi con brio, eleganza, intensità.
Si è parlato di sport, di tutela dello sport in Costituzione per la precisione, ed è stato il momento per ricordare poeti (“Le idee – vedete – devono tramutarsi in azione, come ci ricorda Ezra Pound, che fra l’altro era un grandissimo giocatore di tennis e un grandissimo sportivo” – Federico Mollicone, FdI) e ciclisti (“Oggi stiamo qui a parlare di padri costituenti, ma nella storia dei primi anni repubblicani va inscritto a lettere maiuscole anche Gino Bartali, che con la sua vittoria al Tour de France, pochi giorni dopo l’attentato a Togliatti nel 1948, contribuì ad attenuare le violenze” – Daniele Belotti, Lega).
C’è stata la commemorazione di Ciriaco De Mita, una figura che rappresentava la politica più politica che ci fosse; e chi meglio dei 5 stelle – entrati in Parlamento come l’antipolitica più antipolitica – potevano ricordare con immensa stima l’ex premier democristiano? “Sempre guidato dall’idea di politica intesa come pensiero e non potere, custode strenuo dei principi costituzionali, testimone di importanti processi storici, che ha saputo comprendere senza mai farsi travolgere. De Mita ci ha lasciati facendo politica fino all’ultimo giorno di vita e nessuno mai avrebbe potuto immaginare un saluto diverso. Custodiamo il ricordo di un uomo di intelligenza e di carisma eccezionali” (Maria Alemanno, M5s).
Si è parlato anche di prevenzione del suicidio, con l’approvazione di una fondamentale mozione, così accolta da Vittorio Sgarbi: “Suicidi, al di là del nobile suicidio assistito, sono persone che hanno malattie, persone arrestate ingiustamente, senza che nessuno paghi, ma sono anche persone che hanno dato molto al mondo. Ne darò un breve elenco: Van Gogh, Ernest Hemingway, Primo Levi, Francesco Borromini, Marina Tsvetaeva, Luigi Tenco, Guy Debord, Sylvia Plath, Diane Arbus, Majakovskij, la figlia di Marx, Eleonora, Virginia Woolf, Salgari, Esenin, Salvador Allende e Deleuze. Il suicidio ha rappresentato, per loro, una indicazione di volontà contro il mondo e la società. Quindi, occorre distinguere tra le nostre misure di sicurezza e di prevenzione. Prevenire il suicidio, così come prevenire il terremoto, è assai complesso e assai difficile”.
Chiudiamo con due chicche meno cupe:
- “Noi sappiamo benissimo che i maiali e cinghiali non possono nuotare e non possono attraversare il mare, perché gli unici ‘maiali’ che possono farlo sono i mezzi nautici della Marina militare, così si chiamano quelli che attraversano il mare” (Salvatore Deidda, FdI, parlando delle misure contro la peste suina africana in Sardegna);
- Il traffico di influenze, ad esempio, è un reato che non spaventa nemmeno Chiara Ferragni, che è una nota influencer” (Franco Dal Mas, Forza Italia, parlando di riforma del Csm). (Public Policy)
@VillaTelesio