Resocónto – La confusione e l’impressione sono enormi

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di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – Mercoledì l’aula della Camera ha approvato, con 269 sì e nessun contrario, il ddl sulle celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti. Il ddl, già approvato dal Senato, potrà diventare così legge.

Ero indeciso se ricordare il deputato socialista ucciso dai fascisti con il discorso fatto in aula da Grazia Di Maggio, giovane deputata del partito di maggioranza che ha la fiamma nel simbolo (“Abbiamo il dovere di non disperdere quell’eredità di valori unificati e di tramandarli”, ha detto tra le altre cose, ma spero parlasse di Matteotti) o con le ultime parole pronunciate in aula dallo stesso Matteotti, il 30 maggio 1924.

Ero indeciso, poi ho deciso.

“Voi dichiarate ogni giorno di volere ristabilire l’autorità dello Stato e della legge. Fatelo, se siete ancora in tempo; altrimenti voi sì, veramente rovinate quella che è l’intima essenza, la ragione morale della Nazione. Non continuate più oltre a tenere la Nazione divisa in padroni e sudditi, poiché questo sistema certamente provoca la licenza e la rivolta.

Se invece la libertà è data, ci possono essere errori, eccessi momentanei, ma il popolo italiano, come ogni altro, ha dimostrato di saperseli correggere da sé medesimo (interruzioni a destra). Noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sé e deve essere governato con la forza. Molto danno avevano fatto le dominazioni straniere. Ma il nostro popolo stava risollevandosi ed educandosi, anche con l’opera nostra.

Voi volete ricacciarci indietro. Noi difendiamo la libera sovranità del popolo italiano al quale mandiamo il più alto saluto e crediamo di rivendicarne la dignità, domandando il rinvio delle elezioni inficiate dalla violenza alla Giunta delle elezioni”.

(Applausi all’estrema sinistra, vivi rumori; la confusione e l’impressione sono enormi). (Public Policy)

@VillaTelesio