di Fabio Napoli
(Public Policy / Policy Europe) –Nessun accordo sul cosiddetto Ets 2, l’allargamento del sistema Ue di scambio delle quote di CO2 ai settori del trasporto su strada e dell’edilizia, tra relatore e relatori ombra, al termine dello shadow meeting che si è concluso ieri notte.
A quanto si apprende da fonti parlamentari europee, ieri notte, il relatore Peter Liese (Ppe), avrebbe messo sul tavolo un’altra ipotesi di compromesso, che vedrebbe una implementazione in due fasi del nuovo meccanismo: una entrata in vigore dal 2025 per gli utenti commerciali del mercato e una applicazione dal 2027 per i privati. Il Fondo sociale per il clima, pensato per attenuare gli aumenti che molto probabilmente deriveranno dal nuovo meccanismo, entrerebbe in vigore dal 2024, finanziato dall’Ets attuale.
La nuova proposta sarà alla base del prossimo shadow meeting, l’incontro negoziale tra il relatore e i relatori ombra, previsto martedì possimo 10 maggio. Al momento il voto degli emendamenti in commissione Ambiente (Envi) è fissato per il 16 maggio, anche se uno slittamento di questa data appare sempre più probabile.