ROMA (Public Policy) – I patentini per la vendita dei prodotti da tabacco avranno validità di quattro – e non più di due – anni rinnovabili. Lo si legge nella bozza del dlgs Accise presa in visione da Public Policy.
Il termine di scadenza delle autorizzazioni alla vendita dei prodotti del tabacco a mezzo di patentino, in corso di validità alla data di efficacia delle disposizioni del decreto legislativo viene, inoltre, differito di due anni.
Sono 189.504 le minore entrate in tre anni (dal 2025 al 2027) previste con l’allungamento del titolo autorizzatorio, si legge ancora nella bozza della relazione tecnica al dlgs.
“Ai fini della stima dell’impatto sul gettito erariale derivante dall’estensione della durata del titolo autorizzatorio – sottolinea la relazione – si considera il numero delle autorizzazioni in essere che saranno oggetto di rinnovo nelle successive annualità (per l’anno 2025 pari a 1352, per il 2026 pari a 3219, per il 2027 pari a 1351). La stima per il 2025 tiene conto della prevista entrata in vigore della nuova normativa alla data del 1 luglio 2025. Pertanto, ipotizzando prudenzialmente che tutti gli esercizi autorizzati alla vendita dei prodotti in esame avrebbero richiesto la proroga dell’autorizzazione in essere, si stimano minori entrate, in termini di imposta di bollo, pari a: 43.264 euro nel 2025; 103.008 per il 2026 e 43.232 per il 2027″.
La stima, prosegue la relazione, “tiene conto dei titoli aventi scadenza biennale che non sarebbero rinnovati nel caso in cui entrasse in vigore la norma che estende a quattro anni il periodo di validità delle autorizzazioni in essere”.
Ciò premesso, ferme restando “le considerazioni sopra espresse sotto il profilo della maggiore stabilità della rete di vendita” e “della semplificazione sia dal lato degli operatori sia dal lato dell’Agenzia”, la relazione evidenzia “la riduzione dei costi amministrativi e organizzativi connessi alla gestione delle autorizzazioni in questione” che, tuttavia non sono “prudenzialmente” quantificati.