ROMA (Public Policy) – È arrivato martedì 2 agosto, dal Senato, il via libera definitivo al ddl Concorrenza. Nei mesi scorsi, la maggioranza aveva trovato un accordo per ‘dividere’ l’esame tra Camera e Senato, assegnando degli articoli a Palazzo Madama e altri Montecitorio. Al Senato, quindi, erano state modificate le misure sulle concessione balneari e idroelettriche; alla Camera quelle su tpl e tlc mentre – a causa della crisi di Governo – è stato stralciato l’articolo sui taxi.
Il ddl, quindi, nonostante le dimissioni del Governo, era destinato ad arrivare in porto anche per evitare di mettere a rischio i fondi del Pnrr. Il provvedimento, infatti, è uno di quelli collegati al Piano. Dopo il passaggio a Palazzo Madama, però, si aprirà la delicata fase della stesura dei decreti attuativi. Che saranno quindi in capo al nuovo Esecutivo.
Vediamo alcune delle novità intervenute dopo i passaggi parlamentari:
SALVAGUARDATO IN HOUSE PER ASSEGNAZIONE TPL
Gli enti locali potranno di affidare il servizio di trasporto pubblico locale tramite le procedure del Regolamento Ue in materia, a seguito di gara pubblica o in gestione diretto o in house. Superata, quindi, l’impostazione del Governo in base alla quale il sistema di affidamento doveva avvenire solo mediante procedure di pubblica.
Le Regioni, comunque, dovranno attestare, entro il 31 maggio di ciascun anno, l’avvenuta pubblicazione – entro il 31 dicembre dell’anno precedente – dell’avviso di pre-informazione previsto dal Regolamento comunitario.
STOP OBBLIGO COLLABORAZIONE TLC SU INTERVENTI FIBRA OTTICA
Allegerito l’obbligo per gli operatori di tlc di ‘condividere’ gli interventi di realizzazione delle reti in fibra ottica. Modificati, infatti, gli articoli 23 (Procedure per la realizzazione di infrastrutture di nuova generazione) e 24 (Interventi di realizzazione delle reti in fibra ottica).
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FRA