ROMA (Public Policy) – I relatori al dl Crescita – Giulio Centemero (Lega) e Raphael Raduzzi (M5s) – hanno presentato 16 nuovi emendamenti al testo nelle commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera. Tra le proposte, ci sono interventi sul calcolo della soglia reddituale per l’accesso al Fondo indennizzo risparmiatori azzerati dai crack bancari, l’attesa mediazione sul debito di Roma e gli altri Comuni in dissesto o predissesto il riconoscimento dell’inabilità ai soggetti che abbiano contratto malattie professionali a causa dell’esposizione all’amianto, la norma che amplia i benefici del Fondo per le vittime di mancati pagamenti anche ai fornitori di Mercatone Uno.
Vediamo il contenuto dei principali emendamenti presentati dai relatori:
I TRUFFATI DELLE BANCHE
Prevedere che nel calcolo del reddito Irpef 2018 per l’accesso al Fondo indennizzo risparmiatori per gli azzerati dai crack bancari, la soglia dei 35mila euro per accedere al ‘binario’ automatico e più veloce venga valutata escludendo prestazioni di previdenza complementare. Lo chiede uno dei nuovi emendamenti dei relatori al dl, che prevede anche che per la soglia del patrimonio mobiliare di 100mila euro (elevabile a 200mila se la Commissione Ue sarà d’accordo), oltre ai titoli azzerari, non vadano computati i contratti di assicurazione a capitalizzazione o mista sulla vita.
AFFITTI BREVI
“È stato depositato a firma dei relatori un emendamento al dl Crescita che pone un freno all’evasione sugli affitti brevi”. Così – in una nota – Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle finanze.
“Per quanto riguarda gli obblighi di versamento sui contratti di locazione di breve durata, la norma – spiega Bitonci – intende sancire fiscalmente la responsabilità in solido del soggetto residente nel territorio italiano facente parte dello stesso gruppo degli esercenti di attività di intermediazione immobiliare tramite portali telematici. L’emendamento contempla anche l’accesso dell’Agenzia delle entrate ai dati delle comunicazioni trasmessi dalle strutture ricettive ai sensi del testo unico di pubblica sicurezza, nell’ottica di garantire il pagamento dell’imposta di soggiorno, nonché l’istituzione del Codice identificativo unico nazionale per le strutture ricettive e lo scambio dati con l’Agenzia delle entrate”.
Nel dettaglio l’emendamento prevede che i dati delle comunicazioni trasmessi dalle strutture ricettive siano resi disponibili per l’Agenzia delle entrate in forma anomima e aggregata, che ne consentirà l’utilizzo ai Comuni che hanno istituito l’imposta di soggiorno e il contributo di soggiorno. Previsto, inoltre, un codice identificativo delle strutture ricettive e l’istituzione di una banca dati delle strutture ricettive al ministerto delle Politiche agricole e del turismo.
Le piattaforme, come Airbnb, saranno obbligate ad utilizzare il codice identificato, pena una sanzione da 500 a 5000 euro, raddoppiata in caso di riterazione.
LA MEDIAZIONE SUL SALVA ROMA
Roma Capitale dovrà “promuovere le iniziative necessarie per ottenere l’adesione dei possessori delle obbligazioni City of Rome” in scadenza il 27 gennaio 2048 per 1,4 miliardi “all’accollo del prestito obbligazionario medesimo da parte dello Stato”. Lo prevede uno dei nuovi emendamenti dei relatori al dl.
La proposta prevede quindi che sarà lo Stato ad assumersi “gli oneri derivanti dal pagamento degli interessi e del capitale”, come previsto inizialmente dal decreto. A tale scopo, nello stato di previsione del Mef verrebbe istituito un fondo di 74,83 milioni annui dal 2020 al 2048.
Secondo l’idea, più volte ribadita dalla Lega, di intervenire anche a sostegno per gli altri Comuni in difficoltà, l’emendamento prevede anche che “per il concorso al pagamento del debito dei Comuni capoluogo delle Città metropolitane” venga instituito un fondo presso il ministero dell’Interno alimentato per gli anni 2020-2022 dai minori esborsi “eventualmente derivanti dalle operazioni di rinegoziazione dei mutui in essere con istituti di credito di competenza della gestione commissariale” del debito di Roma.
Per i Comuni capoluogo delle Città metropolitane che siano in dissesto viene riconosciuto un contributo di 20 milioni nel 2019 e di 35 milioni annui dal 2020 al 2033 ai fini del concorso del pagamento delle rate in scadenza dei mutui contratte per spese di investimento.
Secono la proposta, i Comuni con popolazione superiore a 60 mila abitanti e in dissesto finanziario potranno ridurre gli importi dei contratti in essere (o quelli con procedura di affidamento già aggiudicati) del 5% aventi adoggetto l’acquisto o la fornitura di beni e servizi. C’è anche una norma specifica per il Comune di Alessandria, al quale viene riconosciuto un contributo in conto capitale d9 10 milioni annui nel 2020 e nel 2021.
MERCATONE UNO
Come annunciato dal Mise e dal ministro Luigi Di Maio, sul dl Crescita è arrivato un emendamento dei relatori che amplia i benefici del Fondo per il credito alle vittime di mancati pagamenti anche ai fornitori di Mercatone Uno, qualora l’azienda venisse imputata in un procedimento penale per bancarotta fraudolenta. La misura era stata annunciata anche nel corso del tavolo tecnico sulla vertenza dello scorso 30 maggio.
Con il Fondo sono ora previsti finanziamenti egevolati per le pmi che entrano in crisi a causa dei mancati pagamenti da parte di aziende loro debitrici che siano imputate (e non semplicemente indagate) in un procedimento per estorsione, truffa, insolvenza fraudolenta o false comunicazioni sociali.
L’emendamento punta ad ampliare tale misura, prevedendo che oltre alle pmi possano accedere anche ai finanziamenti agevolati anche i professionisti e che i debitori possano essere soggetti anche diversi dalle aziende. Si punta poi ad ampliare le fattispecie di reato per le quali devono risultare imputati i debitori, includendo quindi anche la bancarotta semplice, la bancarotta fraudolenta e il ricorso abusivo al credito.
Si punta poi a fare in modo che le pmi e i professionisti vittime dei mancati procedimenti possano accedere al Fondo anche se non risultano parte offesa nel procedimento penale in questione, purché risultino iscritti al passivo di una procedura fallimentare o concorsuale per le quali il curatore fallimentare si sia costituito parte attiva per i reati perseguiti.
La proposta vuole poi includere anche i procedimenti passati in giudicato (oggi vale solo per quelli in corso) e l’estensione del beneficio anche alle pmi in stato di concordato preventivo in continuità di attività. La proposta semplifica anche la procedura di accesso al finanziamento, che viene reso possibile anche nelle more delle verifiche su quanto dichiarato dai richiedenti (senza quindi attendere la conferma da parte del tribunale).
Il finanziamento agevolato previsto è a tasso zero, del Mise, nel massimo di 500mila euro in 10 anni.
ASSICURAZIONI
Consentire ai conducenti di veicoli virtuosi di assicurare più veicoli, sulla base della classe di merito più favorevole risultante dall’attestato di rischio in loro possesso, non più solo per i veicoli della stessa tipologia ma anche di diversa tipologia. Lo prevede uno degli emendamenti dei relatori.
L’emendamento, che agisce sull’articolo 134 del Codice delle assicurazioni private, corregge anche una “distorsione normativa” – come specifica la relazione illustrativa – che limita l’accesso alla classe di merito più favorevole solo nei casi di stipulazione di un nuovo contratto assicurativo. Con l’emendamento sarà concessa la fruizione della classe di merito più favorevole anche in sede di rinnovo di contratti assicurativi già stipulati in precedenza a condizione che la persona fisica interessata al rinnovo non sia responsabile esclusivo, principale o paritario di un sinistro da almeno 5 anni.
BONUS SPORTIVI
Modificare la norma per il ‘rientro dei lavoratori’ al fine di prevedere un’agevolazione fiscale per gli sportivi professionisti in modo meno ampio rispetto a quanti già previsto. Lo chiede uno degli emendamenti presentato dai relatori al dl Crescita.
Il decreto ha introdotto per i soggetti che trasferiscono la residenza in Italia un incremento dal 50 al 70 per cento della riduzione del reddito imponibile per 5 anni, se non hanno risieduto in Italia negli ultimi 2 anni. Secondo la proposta dei relatori, per gli sportivi professionisti verrebbe tassato il 50% del reddito.
Gli sportivi che optino per tale opzione dovranno versare un contributo dello 0,5% della base imponibile, che verrà destinato a un fondo per potenziare i settori giovanili.
SALVA OPERE
Istituire presso il ministero delle Infrastrutture un Fondo salva-opere “al fine di garantire il rapido completamento delle opere pubbliche e tutelare i lavoratori”. Lo prevede uno degli emendamenti dei relatori, che vuole destinare le risorse di tale Fondo “alla tempestiva soddisfazione dei crediti delle imprese sub-appaltatrici e sub-fornitrici nell’ipotesi di apertura di una procedura di crisi a carico dell’appaltatore, nella misura del 70% dei crediti non soddisfatti vantati dalle stesse”.
Secondo la proposta, il Fondo è “alimentato da un contributo dello 0,5% del valore del ribasso offerto dall’aggiudicatario delle gare di appalti pubblici”di importo pari o superiore a 200mila euro, a base d’appalto, in caso di lavori, e a 100mila euro in caso di servizi e forniture.
Il versamento di questo contributo “rientra tra gli importi a disposizione della stazione appaltante nel quadro economico predisposto dalla stessa al termine dell’aggiudicazione definitiva”. Si esclude il contributo per le gare aggiudicate da Comuni, Città metropolitane, Province e Regioni.
SCONTRINO TELEMATICO
Cancellare le deroghe sull’obbligo di memorizzazione elettronica e di invio telematico dei dati, che prevedono per alcune operazioni di commercio al minuto la possibilità di continuare ad emettere ricevuta o scontrino fiscale in zone del Paese ‘scoperte’ dalla connettività internet. Lo prevede uno degli emendamenti dei relatori.
Secondo la proposta l’invio telematico deve avvenire “entro 12 giorni dall’effettuazione della cessione o della prestazione”. L’obbligo di memorizzazione deve comunque continuare ad avvenire con cadenza giornaliera.
AMIANTO
Estendere il riconoscimento della pensione di inabilità ai lavoratori affetti da una delle patologie correlate all’esposizione all’amianto. Lo prevede uno degli emendamenti dei relatori al dl Crescita. Per accedere alla prestazione, secondo la proposta, sono necessari 5 anni di contributi versati. (Public Policy) GIL