UNIONE EUROPEA ALL’ITALIA: STOP ALLE AGEVOLAZIONI FISCALI POST-CALAMITÀ

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(Public Policy) – Roma, 17 ott – L’Europa impone all’Italia
di bloccare tutte le agevolazioni fiscali e gli aiuti fin
qui previsti per le imprese colpite da calamità naturali, in
particolare terremoti e alluvioni. Il nostro Paese rischia
anche di dover recuperare da queste aziende colpite da
calamità naturali, dal 1990 al 2011, tutte le agevolazione e
gli sconti fiscali fatti in questi anni.

L’Unione europea ha infatti messo sotto inchiesta l’Italia
sospettando che le agevolazioni fin qui erogate alle imprese
che si trovano in zone colpite da alluvioni o terremoti,
abbiano superato l’entità dei danni e siano quindi da
considerarsi aiuti di Stato. Che, ricordiamo, sono vietati
dall’Unione europea.

Nell’avviso di indagine l’Ue sottolinea che se la
Commissione accerterà che le misure sono incompatibili con
le norme comunitarie sugli aiuti di Stato, “l’Italia dovrà
recuperare gli aiuti versati ai beneficiari. Al fine di
evitare un’aggravio nella spesa pubblica da recuperare
eventualmente in seguito, la Commissione ha anche ordinato
all’Italia di bloccare l’attuazione di tali misure finché la
Commissione non avrà adottato una decisione definitiva sulla
loro compatibilità con le norme sugli aiuti di Stato”.

In particolare la Commissione europea sta indagando sui
casi di agevolazioni fiscali ad aziende dal terremoto in
Sicilia del 1990 a quello in Abruzzo del 2011. Nella sua
relazione l’Ue elenca i punti che verranno analizzati:

“Dopo il terremoto del 1990 in Sicilia e le inondazioni nel
Nord Italia, nel 1994, l’Italia ha adottato leggi che
permettano la sospensione e il differimento di imposte e
contributi dovuti dalle imprese situate nelle zone colpite.
Nel 2002-2003, l’Italia ha adottato misure che hanno ridotto
del 90% le tasse alle imprese colpite”.

“Nel 2007, 2010 e nel 2012 la Corte Suprema di Cassazione
italiana ha stabilito che tutti coloro colpiti dalle
calamità naturali in Sicilia e nel Nord Italia avevano il
diritto ad uno sconto del 90% su imposte e contributi,
sconto anche retroattivo. Questo ha portato centinaia di
aziende a tentare di recuperare somme che avevano già pagato
e centinaia di casi sono ancora pendenti davanti a un
giudice”.

“Nel periodo 2007-2011, l’Italia ha adottato disposizioni
legislative ulteriori che riducono del 60% gli importi
dovuti dalle imprese situate nelle zone colpite dai
terremoti in Umbria e Marche (1997), Molise e Puglia (2002),
Abruzzo (2009). Una misura simile ha permesso una riduzione
del 50% degli importi dovuti dalle imprese situate nella
zona interessata dall’eruzione vulcanica e dal terremoto in
Sicilia del 2002”.(Public Policy)

(VIC)