CAMERA, DA COMMISSIONI OK A PROROGA BLOCCO STIPENDI STATALI. ANIEF: RICORSI

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DUE CONDIZIONI PER IL SÌ: CHE SIA UNA TANTUM E SUBITO TAVOLO CON SINDACATI

(Public Policy) – Roma, 20 giu – Le commissioni Affari
costituzionali e Lavoro della Camera hanno dato parere
favorevole, con condizioni, al decreto del presidente della
Repubblica che proroga il blocco degli stipendi degli
statali fino a tutto il 2014.

Durante la trattazione nelle commissioni è stato votato,
seppure con un po’ di mal di pancia del Pd, il parere
favorevole proposto dalla maggioranza. Sono stati invece
fatti decadere de facto gli altri due pareri, entrambi
negativi, proposti da Sel e dal Movimento 5 stelle.

A meno di 24 ore dall’ok delle commissioni, arriva la
protesta del sindacato Anief-Confedir che preannuncia una
nuova stagione di ricorsi, “visto che a novembre la Consulta
si pronuncerà sulla costituzionalità del blocco già disposto
per il triennio 2010-2013 per via di 17 pronunce dei
tribunali amministrativi e del lavoro”.

PRIMA CONDIZIONE: PROROGA SIA UNA TANTUM
Le due commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della
Camera hanno dato il proprio ok all’atto di governo con due
condizioni.

Nella prima si legge: “Si tenga preliminarmente conto che,
alla luce dei richiamati princìpi costituzionali, le misure
adottate devono avere un carattere del tutto eccezionale e
provvisorio rendendo, per il futuro, non ipotizzabile un
ulteriore allungamento temporale, che rischierebbe di
trasformare un intervento che doveva essere una tantum e
limitato nel tempo in una vera e propria deroga al
meccanismo medesimo”.

SECONDA CONDIZIONE: SUBITO TRATTATIVA CON PARTI SOCIALI
Nel secondo appunto invece si chiede che il Governo tenga
“in considerazione, ai fini della definitiva emanazione del
provvedimento, il complesso delle indicazioni e proposte
prospettate in premessa e, in questo contesto, ad adottare
ogni opportuna iniziativa finalizzata a consentire,
immediatamente dopo l’entrata in vigore del decreto in
esame, la ripresa della contrattazione collettiva ai soli
effetti normativi, modificando lo schema di decreto nella
parte in cui lo stesso ha congelato fino al 31 dicembre 2014
la stessa contrattazione collettiva, fermo restando che la
contrattazione per la parte economica potrà esplicare i suoi
effetti a decorrere dall’anno 2015″.

LA PROTESTA DELL’ANIEF
Per il sindacato dei dirigenti scolastici “prorogare
ulteriormente il blocco degli stipendi a dipendenti il cui
potere di acquisto è fermo a 20-25 anni fa diventa
particolarmente grave”.

“Per quanto riguarda la scuola – commenta Marcello
Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir per la scuola
e i quadri – la gravità del blocco è ancora più forte,
perché sconfessa il pagamento degli scatti già disposto
grazie ai tagli sul fondo destinato alle scuole relativo al
miglioramento dell’offerta formativa”.

“Infine – aggiunge Pacifico – è inutile rinnovare il
contratto solo da un punto di vista normativo, quando con la
privatizzazione del rapporto di lavoro del pubblico impiego,
su cui punta il Governo, diventa rilevante la definizione
dell’aspetto economico ai fini delle progressioni di
carriera e dell’adeguamento degli stipendi al carovita”.

Il sindacato preannuncia, quindi, che se il Governo, cui
spetta la decisione finale sul blocco dei contratti, dovesse
emanare il provvedimento di proroga, proseguirà l’iter dei
ricorsi al tribunale del lavoro, al fine di ottenere nel
prossimo mese di novembre la declaratoria di
incostituzionalità. (Public Policy)

VIC