RASSEGNA ONLINE, COSA PREVEDE L’ACCORDO TRA FIEG E CAMERA

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IL 15 MARZO IL SERVIZIO WEB È STATO SOSPESO. ORA SOLO INTRANET E AMBASCIATE

(Public Policy) – Roma, 11 apr – Sospensione della rassegna
stampa online della Camera, nella versione accessibile
liberamente sul sito di Montecitorio. Allargamento del
servizio alle ambasciate, alle prefetture, ai consolati. È
il contenuto dell’accordo raggiunto lo scorso inverno dalla
Camera dei deputati con la Fieg (Federazione italiana
editori giornali) per la tutela dei diritti d’autore.

Il servizio della rassegna stampa online della Camera è
stato interrotto il 15 marzo scorso dopo una lunga polemica
sulla rete che si divise tra coloro che volevano la
prosecuzione del servizio e quanti, soprattutto giornalisti
ed editori, consideravano la rassegna stampa online lesiva
del diritto d’autore e uno dei motivi della crisi economica
in cui versano i giornali e le aziende editoriali.

LA LETTERA DI MOLES E LA RISPOSTA DI FINI E LUPI
Poco prima della chiusura della XVI legislatura, il
deputato Pdl Giuseppe Moles, scrisse una lettera al
presidente della Camera, Gianfranco Fini, nella quale
chiedeva la riapertura della rassegna online, la
trasmissione di copia dell’accordo sottoscritto con la Fieg,
e il parere formulato dall’avvocatura della Camera alla luce
del quale l’amministrazione decise di non rendere più
disponile al pubblico la rassegna.

Il presidente della Camera Gianfranco Fini trasmise il
materiale richiesto a Moles, eccetto il parere
dell’avvocatura non consultabile, “perché – come spiegava
nella lettera di risposta al deputato – l’art.2 comma 1
lettera d del Regolamento in materia di accesso ai documenti
amministrativi della Camera dei deputati esclude
espressamente il diritto di accesso nei confronti dei pareri
legali”.

Le spiegazioni sulla scelta di chiudere il servizio di rassegna
stampa sono contenute in una lettera a Fini di Maurizio Lupi
vicepresidente della Camera e presidente del Comitato per la
comunicazione e l’informazione interna:

“Alla luce dell’istruttoria tecnica
svolta dagli Uffici e della decisione assunta dall’Ufficio
di presidenza – scrive Lupi – i rilievi formunati dall’on.
Moles non possono essere accolti. La Camera infatti è
chiamata ad applicare la normativa in materia di diritto
d’autore, così come richiesto dalla Fieg, e secondo quanto
hanno fatto anche altre amministrazioni pubbliche. Ritengo
quindi che l’accordo sottoscritto tra Fieg e Camera dei
deputati sia in linea con l’indirizzo assunto dall’Ufficio
di presidenza”.

Pur avendo la Camera sottoscritto il citato accordo,
scriveva ancora Lupi, “resta impregiudicata per la Camera
medesima la possibilità di acquisire il servizio di rassegna
stampa anche da agenzie del settore non aderenti al
Repertorio Promopress, purché tali agenzie rispettino la
normativa sul diritto d’autore”.

Il repertorio Promopress è uno strumento (un ‘modello di
licenza’) messo a punto dalla Fieg per la gestione dei
diritti d’autore nelle rassegne stampa. Il Repertorio
consiste in una lista di testate i cui contenuti editoriali
sono riproducibili e utilizzabili secondo criteri specifici
appositamente definiti per le rassegne. Per Lupi la
sottoscrizione dell’accordo con la Fieg “rappresenta solo
uno degli strumenti attraverso i quali la Camera attua il
principio della tutela del diritto d’autore”.

L’ACCORDO QUADRO TRA CAMERA E FIEG
In quanto all’accordo stipulato tra Fieg e Camera dei
deputati, esso prevede la “possibilità di fruizione della
rassegna stampa relativa ad articoli di testate appartenenti
al Repertorio Promopress a titolo non oneroso e attraverso
la rete intranet per i soggetti già abilitati al relativo
accesso ovvero mediante utilizzo di password per determinate
categorie di soggetti autorizzati, titolari di un interesse
istituzionale a fruire della rassegna stampa (ad esempio, e
con riserva di individuare consensualmente altre categorie
di soggetti, le ambasciate e i consolati italiani
all’estero, le prefetture)”.

Prevede poi “la limitazione dell’utilizzo dell’archivio
delle rassegne stampa ai soli utenti autorizzati; la
sospensione della pubblicazione della rassegna stampa sul
sito internet della Camera dei deputati in modalità
liberamente accessibile al pubblico, a far data dal 1°
gennaio 2013, compatibilmente con le esigenze di
implementazione da parte dell’amministrazione parlamentare”.

E ancora: “Possibilità di pubblicazione sui siti internet
dei singoli parlamentari di articoli di testate appartenenti
al Repertorio Promopress concernenti la loro attività”. Nel
verbale dell’ufficio di presidenza che ha dato il via libera
a questo accordo il presidente Fini ha sottolineato il ruolo
istituzionale garantito dal servizio di rassegna stampa con
l’individuazione di ulteriori soggetti pubblici che potranno
usufruire del servizio stampa online. (Public Policy)

SAF