La situazione (bruttina) dello smaltimento rifiuti in Sicilia

0

ROMA (Public Policy) – “Lo smaltimento dei rifiuti avviene esclusivamente tramite conferimento in discarica. La capacità residua di trattamento in discarica, agli attuali livelli di smaltimento, garantisce l’autonomia regionale solo per 6 mesi e l’assenza di impianti di termovalorizzazione rende ancora più critica la situazione. Lo schema di decreto – di cui all’articolo 35 dello Sblocca Italia – ha individuato, per la Regione siciliana, fabbisogni residui di incenerimento molto rilevanti (circa 700mila t)”.

A dirlo è stato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, nel corso di un’audizione davanti la commissione Ambiente al Senato.

Galletti ha quindi ricordato come “gli impianti mobili” per il pre-trattamento dei rifiuti da conferire in discarica “rappresentano una soluzione tampone e provvisoria per garantire la corretta gestione del rifiuto fino al completamento della realizzazione degli impianti, dell’attivazione dei provvedimenti necessari per l’invio fuori Regione del rifiuto“.

Il ministro ha spiegato che nel frattempo la Regione siciliana sta provvedendo alla realizzazione e messa in esercizio degli impianti di Tmb necessari al trattamento di tutti i rifiuti indifferenziati prodotti, in particolare presso le piattaforme integrate pubbliche di Enna, Gela e Messina e presso la piattaforma privata sita a Siculiana.

“La raccolta differenziata nella Regione siciliana nel 2014 ammontava a 292.972 tonnellate. Tale quantità rappresenta solo il 12,5 % del totale dei rifiuti prodotti, valore molto al di sotto dell’obbligo di legge del 65% – aveva ricordato poco prima Galletti – Nel 2014, in controtendenza rispetto al resto del territorio nazionale, la quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato si è ridotta di oltre un punto percentuale, al 12,5% dal 13,2% dell’anno precedente”.

Il ministro ha sottolineato poi come “in molti Comuni del territorio regionale la raccolta differenziata non viene ancora realizzata” e come “la frazione umida raccolta in modo separato è conferita nei 15 impianti di compostaggio presenti sul territorio, molti dei quali risultano non operativi per mancanza di materiale da trattare“. (Public Policy) NAF