(Public Policy) – Roma, 10 ott – “Capisco che a loro il testo non soddisfi pienamente, questo è evidente. Abbiamo dialogato a lungo e ormai ognuno ha le sue opinioni. Credo che i parlamentari abbiano votato l’abolizione delle Province con la fiducia a questo Governo. Non è una opinione questa e mi pare che la direzione sia quella”.
A dirlo, riferendosi all’opposizione delle attuali Province al ddl che mira a superarle, è stato il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Graziano Delrio, rispondendo alle domande di Public Policy, questo pomeriggio a Roma a margine di un convegno sulle smart city. Proprio ieri è iniziato nella commissione Affari costituzionali della Camera l’esame del ddl che il ministro Delrio ha presentato su “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”.
Il testo, uscito dal Consiglio dei ministri del 26 luglio, mira in sostanza ad istituire le città metropolitane (dieci, corrispondenti alle province più grandi, come Roma e Milano), e ad istituire le aree vaste, costituite dalle province minori. A gestire questi nuovi organi, senza spese aggiuntive per lo Stato, sarà il Consiglio dei sindaci eletti nei Comuni, che dovranno eleggere anche un loro presidente.
L’esame del disegno di legge è stato avviato con procedura d’urgenza “per arrivare alla sua approvazione entro il 31 dicembre – spiegano dal ministero – per evitare di arrivare a rieleggere altri Consigli provinciali in primavera“. “Noi abbiamo calendarizzato le cose per rispettare questi tempi – ha dichiarato Delrio a Public Policy – adesso dipende molto dal Parlamento e dalla commissione anche se credo che saranno in grado di rispettare questi tempi”.
Il disegno di legge mira dunque a superare le attuali Province e non ad abolirle, almeno finché non sarà approvato il disegno di legge costituzionale (dunque con un iter più lungo) sulla loro abolizione. “Quando questo avverrà – proseguono dal ministero – il ddl sulle città metropolitane sarà speriamo già entrato in vigore, per sopperire subito alla abolizione delle Province, riorganizzando e ridistribuendo le competenze”.
Sul fatto se ci fosse o meno una piena condivisione del ddl da parte di Pd e Pdl il ministro agli Affari regionali ha risposto che “il testo è stato approvato dal Consiglio dei ministri e lí sono rappresentati tutti i partiti che compongono la maggioranza”. (Public Policy)
NAF