ROMA (Public Policy) – Tra gli emendamenti dei relatori al dl Fisco (o Anticipi), in esame in commissione Bilancio del Senato, anche uno che prevede l’assegnazione da parte del ministero del Turismo di un Codice identificativo nazionale – Cin alle unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche, alle unità immobiliari ad uso abitativo destinate alle locazioni brevi e alle strutture turistico ricettive alberghiere ed extra alberghiere definite ai sensi delle vigenti normative regionali e delle Province autonome di Trento e Bolzano. Il ministero dovrà inoltre gestire la relativa banca dati.
Chiunque proponga o conceda in locazione, per finalità turistiche. una unità immobiliare ad uso abitativo o una porzione, ovvero il soggetto titolare di una struttura turistico ricettiva alberghiera o extra alberghiera, sarà dunque “tenuto ad esporre il Cin all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento o la struttura, assicurando il rispetto di eventuali vincoli urbanistici e paesaggistici, nonché ad indicarlo in ogni annuncio ovunque pubblicato e comunicato”. Mentre i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e i soggetti che gestiscono portali telematici avranno “l’obbligo di indicare, negli annunci ovunque pubblicati e comunicati, il Cin dell’unità immobiliare destinata alla locazione per finalità turistiche, ovvero della struttura turistico ricettiva alberghiera o extra alberghiera”.
Tra le principali novità, quelle sul fronte delle sanzioni e dei controlli in caso di mancati adempimenti.
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VAL