ROMA (Public Policy) – Nel 2019 i clienti domestici hanno pagato mediamente il 26% in più sul mercato libero, per l’approvvigionamento dell’energia elettrica. Pur scontando le possibili differenze in termini di condizioni contrattuali e di servizio offerto, questo differenziale di prezzo rappresenta certamente un elemento di attenzione”.
Lo ha detto il presidente dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), Stefano Besseghini, nel corso della presentazione – giovedì mattina – della relazione annuale a Montecitorio.
continua – in abbonamento
RED