ROMA (Public Policy) – Il passaggio all’auto elettrica “è irreversibile“, ma “occorre cautela” poiché ci saranno conseguenze sia sui costi che sull’occupazione. Lo ha detto Pietro De Biasi, responsabile relazioni industriali di Fca, in audizione in commissione Attività produttive alla Camera.
De Biasi ha ricordato che lo scorso anno la penetrazione delle auto elettriche o ibride nel nostro Paese è stata pari allo 0,5%, con una media Ue al 2%. Quindi, “al 2018 non c’è in italia un mercato per le ibride e le elettriche. Se l’azienda avesse un parco da vendere in Italia rimarrebbe inveduto”, ha aggiunto.
“Il processo verso l’elettrico è irreversibile e deve essere compiuto anche in base ai vincoli del regolatore europeo”, ma “ci vuole cautela. L’ibridizzazione, invece, non avrà un impatto negativo sull’occupazione”, ha ancora sottolineato il manager. Parlando ancora delle regole Ue in materia di emissioni, De Biasi le ha giudicate “troppo vincolanti e questo provocherà una recessione del settore ancora più grave di quella già in atto e rischamo un impatto recessivo su tutta l’economia”.
Comunque, “l’azienda non ha intenzione di pagare nessuna multa e vuole essere in regola con le norme Ue”, ha aggiunto. Per quanto riguarda l’occupazione, il manager ha citato i dati di uno studio tedesco che evidenzia rischi su 30mila posti di lavoro nel nostro Paese per l’intero settore (non solo Fca, quindi). Infine, De Biasi ha evidenziato che sull’elettrico “c’è un problema serio di infrasttutrazione che costituisce un ostacolo giganteso allo sviluppo del settore. È un aspetto fondamentale su cuie azioni statali possono avere impatto”, ha concluso. (Public Policy) FRA